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MotoGP, a rischio il GP di Thailandia. La gara di Buriram potrebbe saltare se non sarà ammesso il pubblico

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Anche se la seconda parte del calendario del Motomondiale 2021 è stata ufficializzata, per Dorna e FIM non si può ancora parlare di certezze assolute. La pandemia non accenna a mollare la presa in giro per il mondo e, di conseguenza, alcune tappe rischiano di rimanere ancora in dubbio. Tra queste, purtroppo a forte rischio, c’è il Gran Premio di Thailandia.

Nel 2020 la gara che si disputa sul tracciato di Buriram era già stata depennata dal calendario per colpa delle restrizioni derivanti dalla pandemia del Covid-19, ma anche nel 2021 il suo percorso è tuttora particolarmente travagliato. La gara asiatica, infatti, si sarebbe dovuta disputare nel mese di marzo, quindi gli organizzatori hanno deciso di posticipare il Gran Premio in pieno autunno, ovvero nel fine settimana del 17 ottobre.

Per quale motivo c’è questa situazione di allarme? Nel bel mezzo delle vacanze estive del Motomondiale, come riportato da motorsport.com, il Ministro del turismo e dello sport thailandese, Phiphat Ratchakitprakarn, non ha scartato l’ipotesi che il gran premio possa essere sospeso in caso di impossibilità di presenza del pubblico. Oltre a questo ci sono anche dubbi sui viaggi verso Buriram a causa dell’elevato numero di contagi in una zona nella quale solo il 21,1% della popolazione è vaccinata.

L’ufficialità sulla disputa, o meno, del Gran Premio sarà data solamente nei prossimi giorni. “Se abbiamo l’opportunità di decidere se disputare la gara ad ottobre senza tifosi o posticiparla, noi preferiamo rimandarla” sentenzia Ratchakitprakarn. Nel caso, quindi, che saltasse nuovamente l’appuntamento thailandese cosa potrebbe succedere al calendario? L’ipotesi è di disputare una doppietta in Malesia, sul circuito di Sepang, per mantenere le 19 tappe previste.

Credit: MotoGP.com Press

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