Artistica
Ginnastica, Marco Lodadio manca la finale per un soffio. Olimpiadi 2024, il sogno non è finito!
Marco Lodadio ci ha provato con tutto se stesso, ha cercato di gettare il cuore oltre l’ostacolo, ha stretto i denti e ha tentato di essere assoluto protagonista. Encomiabile, pugnace, guerriero. Come è sempre stato. Oggi, però, non sono bastati l’atteggiamento temerario e la buona volontà in turno di qualificazione davvero molto ostico ed esigente alle Olimpiadi di Tokyo 2021. L’azzurro si era presentato in Giappone con l’obiettivo minimo di centrare l’accesso alla finale sugli amati anelli e poi di battagliare per una medaglia, messa nel mirino da cinque anni. Il romano ha dato l’anima sul castello, ma una sbavatura in esecuzione e un passo indietro in uscita gli hanno impedito di essere tra i migliori otto sul suo attrezzo prediletto.
La Finale di Specialità resta lontana 167 millesimi, quelli che separano il suo 14.633 dal 14.800 necessario per superare il taglio e restare in corsa. Il 29enne ha conquistato due medaglie nelle ultime edizioni dei Mondiali (bronzo nel 2018, argento nel 2019), è stato argento agli Europei 2019 e oro agli European Games, ma la pandemia l’ha purtroppo condizionato: il rinvio di un anno dei Giochi ha complicato il cammino, fermandolo quando era lanciatissimo dopo il podio iridato; le difficoltà di recupero dopo l’operazione alla spalla lo hanno frenato. Quello visto all’Ariake Gymnastics Centre non era un Lodadio al top della forma, eppure si è comunque distinto e ha accarezzato l’atto conclusivo fino all’ultimo istante.
L’augurio che facciamo al nostro Cavaliere del Castello è quello di ritornare ai vertici nel più breve tempo possibile e rimettersi in gioco, perché è ancora giovane e la sua carriera può essere ancora molto lunga. Le Olimpiadi di Tokyo 2024 sono distanti soltanto tre anni, in fondo il sogno a cinque cerchi potrebbe essere soltanto rimandato. Un peccato perché con un esercizio impeccabile, come è capace di fare, sarebbe stato tranquillamente in finale e poi se la sarebbe giocata. Un dannato passo che rovina il cammino di cinque anni, ma che non scalfisce la carriera di Marco Lodadio, al suo esordio olimpico.
Foto: Lapresse