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Softball, Olimpiadi Tokyo: Italia, una spedizione inferiore alle attese. Domani commiato con il Canada

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Domani alle 7:30 si chiuderà l’avventura dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo. Questo è un fatto ormai acclarato: le sconfitte con Messico e Australia, le due rivali dirette nella corsa verso la partita per la medaglia di bronzo, fa sì che non ci possa più essere margine di recupero. L’ultimo confronto servirà a giocare sette inning (o più) con la certezza di ritornare in patria senza esser andati vicini a quello che poteva essere l’obiettivo almeno del quarto posto.

Guardando i punteggi, la problematica azzurra è presto detta: l’attacco. Neanche un punto realizzato in quattro incontri, 28 inning. Un bilancio che denota quanto le azzurre siano state in difficoltà nello sfruttare le occasioni, che non sono state così rare contro l’Australia e il Giappone soprattutto. Con gli Stati Uniti della coppia Cat Osterman-Monica Abbott non c’è stato nulla da fare, e alla fine dei conti nemmeno con la spettacolare Dallas Escobedo versione Messico.

Questi problemi in attacco si sono trasformati in una continua tensione elevatissima sul fronte difensivo. Questo perché, quando le mazze faticano a girare, diventa normale avere la consapevolezza che, come accade qualcosa sul fronte avversario, diventa difficile reagire bene. Sono stati in particolare tre i momenti chiave della spedizione azzurra: il primo inning con terza base di Amanda Fama non concretizzata contro l’Australia e, poi, con la stessa protagonista l’identica situazione contro il Giappone (nella fase in cui le azzurre stavano giocando meglio), replicata nel terzo inning con Beatrice Ricchi. Tutte situazioni favorevoli non sfruttate, ancor più di alcune mezze occasioni arrivate nel finale di partita contro l’Australia, in cui il margine era davvero minimo. Ed è diventato a quel punto davvero difficile lanciare anche per Greta Cecchetti, una la cui classe mondiale, e non solo europea, è difficile da mettere in discussione per quanto fatto vedere nella carriera.

L’Italia disputerà domani la sua ultima partita, quella contro il Canada. Sarebbe stato interessante affrontarla sapendo di avere ancora aperta la lotta per la finale per il 3° e 4° posto. Purtroppo, però, non è così: sarà un vero e proprio commiato per quella che, a conti fatti, è una spedizione partita con attese molto alte, forse mai in questo modo, a seguito delle ottime prestazioni degli ultimi anni, dei due Europei vinti, delle tante volte in cui si è dato fastidio alle big. E queste attese si sono infrante contro una dura realtà: l’Italia può sì reggere il livello internazionale, e ha sì giocatrici estremamente valide per il futuro (Laura Vigna, Giulia Koutsoyanopulos, Alexia Lacatena sono solo tre esempi), ma in quest’occasione ha fallito proprio là dove contava di avere di più, visti anche Europei e preparazione. Dal momento che per il 2024 la coppia baseball-softball osserverà un giro di pausa, la speranza è di poter rivedere una parte di questo gruppo a Los Angeles 2028, ove venisse confermato il rientro olimpico.

Foto: LaPresse

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