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Olimpiadi: Italia tra la maledizione dell’oro, il possibile record di podi e un medagliere di rincalzo

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Aspettando Godot, ovvero una medaglia d’oro che non arriva mai. Sabato 24 luglio Vito Dell’Aquila aveva regalato all’Italia quello che, sinora, rimane l’unico trionfo azzurro alle Olimpiadi di Tokyo. Per adesso il bottino conta 1 oro, 6 argenti, 8 bronzi: i numeri inequivocabili raccontano di una sproporzione evidente. In estrema sintesi: in Giappone stiamo ammirando forse l’Italia migliore degli ultimi due decenni in termini di competitività a 360°, ma di sicuro non vincente.

Poche, pochissime nazioni vantano un eclettismo come quello azzurro. Sin qui il Bel Paese ha già collezionato medaglie da ben otto sport differenti, nove se contiamo anche la boxe, dove Irma Testa è già sicura di un podio dopo aver raggiunto la semifinale. Mancano tuttavia i campioni dominanti o quelle ‘discipline fortino’ che regalano trionfi sicuri a volontà, come ad esempio il tiro con l’arco per la Corea del Sud o il judo per il Giappone. In effetti l’Italia aveva due sport da cui attingeva la percentuale maggiore delle sue vittorie: scherma e tiro tout court (inteso come tiro a volo e tiro a segno). A Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016 maturarono sempre 8 ori complessivi. Ma come sarebbe finita senza i due sport trainanti? Scherma e tiro ottennero insieme 3 ori a Pechino, addirittura 5 a Londra e 5 anche anche a Rio (quindi più della metà del totale!). Non nascondiamoci dietro un dito: nelle ultime edizioni i risultati di scherma, tiro a volo e tiro a segno hanno letteralmente salvato le varie spedizioni e camuffato i rendimenti deficitari di sport di squadra, atletica e tante altre discipline dove nella stragrande maggioranza dei casi l’Italia o non vince o lo fa in maniera episodica. Sottraete gli ori di scherma e tiro: vi accorgerete che già in passato avremmo vissuto la medesima situazione che stiamo affrontando oggi…

Senza i titoli di scherma e tiro a volo (ma non è detto che qualche oro possa ancora arrivare, anche se le occasioni iniziano sempre più a scarseggiare), l’Italia rischia di riscoprirsi nuda e di risvegliarsi ben al di fuori non solo della top10, ma anche della top15 del medagliere. E qui emerge l’eterna dicotomia tra chi ritiene più importante il numero complessivo di medaglie rispetto al colore dei metalli. Se guardiamo al mero totale di podi, in poche hanno fatto meglio dell’Italia. Da tradizione, tuttavia, ciò che conta realmente nella definizione del medagliere è il numero di ori, i quali determinano la posizione finale che rimane negli annali: meglio un nono posto con 8 ori e 25 medaglie, o un ventesimo con 2 e 45? De gustibus…

Nelle ultime tre edizioni, seppur a fatica, 8 ori erano sempre stati sufficienti per confermarsi nella top10. Questa volta difficilmente basteranno, perché il numero di gare è aumentato e diverse nazioni sono cresciute a dismisura. In verità l’Italia metterebbe la firma per arrivare a quota 8, perché ormai non è più per nulla scontato, anzi. Il movimento tricolore poteva contare, a nostro avviso, su due veri fuoriclasse alla vigilia delle Olimpiadi: Gregorio Paltrinieri e Filippo Ganna. Il primo è stato di fatto messo fuorigioco dalla mononucleosi, presentandosi a Tokyo più con spirito decoubertiniano che con conclamate ambizioni; il secondo ha dovuto fare i conti con un percorso non da specialisti nella cronometro e dovrà giocarsi l’ultima chance in una gara che non è quella che lo vede dominare da anni su pista, perché dal programma a cinque cerchi è già stato eliminato da due edizioni l’inseguimento individuale.

Inoltre sono già sfumate diverse carte da vittoria, alcune in maniera incredibile. Pensiamo ad esempio al 4 di coppia di canottaggio, lanciato verso l’oro e zavorrato da un problema ad un filaremo: cose mai viste in una finale olimpica…O a Diana Bacosi e Daniele Garozzo, andati ad un passo dalla riconferma di Rio 2016. Negli sport da combattimento Manuel Lombardo (judo) e Simone Alessio (taekwondo) rappresentavano due sicure carte da medaglia d’oro.

Nulla è ancora perduto, le Olimpiadi sono ancora lunghe e non mancheranno opportunità (non tantissime, in verità) per agguantare qualche oro: ma quanti? L’Italia rischia paradossalmente di battere il proprio storico record di podi complessivi (36) ma di ritrovarsi molto indietro nel medagliere. Con almeno 6 o 7 ori la top15 sarà molto probabile, ma non scontata. Con 5, o addirittura meno, il rischio sarà di uscire dalle prime venti posizioni.

IL MEDAGLIERE DELLE OLIMPIADI DI TOKYO

Foto: Lapresse

7 Commenti

1 Commento

  1. GIOVANNI SPASSIANI

    6 Agosto 2021 at 18:22

    buona sera, rispondo a chi di questo editoriale e chi commentava delle cose storte di questa olimpiade, della maledizione dell’oro, che non si arrivava nemmeno tra i 15… ecc..
    10 ori !!! e non e’ ancora finita.
    Forza Azzurri sempre alla faccia di chi scriveva questi commenti un po’ di giorni fa.

  2. Ferdinando Croce

    28 Luglio 2021 at 22:01

    Debbo dissentire, almeno in parte. Condivido infatti la riflessione sull’eclettismo dell’Italia e sulla presenza delle nostre nazionali a medaglia in un elevato numero di sport e discipline. Non condivido invece il bilancio che da un paio di editoriali a questa parte con eccessivo pessimismo si definisce praticamente fallimentare. Io penso che il medagliere debba essere letto in maniera relativa e non assoluta. Mi spiego meglio. Se nella giornata di domani arrivasse anche un solo oro, l’Italia balzerebbe di colpo al settimo o ottavo posto del medagliere, superando Kosobo e Olanda ma anche Francia e Germania
    Questa é la dimostrazione che il bilancio non può essere negativo perché si viaggia alla media di tre medaglie al giorno! Medaglie che stanno, per così dire, preparando il terreno all’arrivo degli ori. É probabile a questo punto che gli ori saranno meno di otto, ma le altre nazioni non stanno andando meglio dell’Italia. Per questo penso sia importante allo stesso modo del numero finale degli ori quello di superare le 30 35 medaglie a prescindere dal loro metallo.

  3. fede.sabaf@hotmail.it

    28 Luglio 2021 at 17:51

    Che delusione atroce. Non contano tanto i bronzi ma gli ori. Sarò molto difficile superare i tre ori e il 35 posto finale, mancano i campioni e come al solito la fortuna si accanisce su di noi. Il vero fuoriclasse, Paltrinieri è purtroppo indisposto, il povero Ganna si è trovato con una federezione incapace di difendere i propri atleti e con un percorso simile ad una cronoscalata. Quando un paese osanna un 7o posto come quello della Pellegrini capisci di essere agli sgoccioli. Probabilmente arriveremo dietro Cuba o Iran. Il nostro rivale storico, la Francia rischia di umiliarci, mentre la Gran Bretagna che fino a Sidney 2000 era ai nostri livelli, ora ci umilia puntualmente. Stesso discorso per Corea del Sud. Ma a questa lista è giusto aggiungere Brasile. Ormai siamo a livello della Spagna, ma può essere che anche gli Iberici o il Portogallo ci battino. Basta proclami da grande paese, umiltà e coraggio e accettiamo che paesi come Serbia o Slovenia abbiano più campioni di noi

  4. OLIMPIONICO

    28 Luglio 2021 at 16:59

    Avrei scritto le stesse cose: articolo perfetto. FATTI, non opinioni. Avremmo avuto bisogno di VITTORIE perche’ aiutano i depressi e valgono veramente. Altro che una coppetta del calcio marcio e poco olimpico. Direi che la Fotografia della situazione della nostra squadra e’ tanto il problema di Paltrinieri quanto l’ incredibile incidente del 4 di Coppia !

  5. OLIMPIONICO

    28 Luglio 2021 at 16:51

    Purtroppo anche oggi si sono perse tre speranze di Medaglia: Ganna, 4 di Coppia Maschile e Quadarella. Di quelli che erano i possibili ORI per l’ ITALIA ne rimagono pochissimi. Diciamo che i GIOCHI per l’ ITALIA sino ad oggi sono stati con vergogna e delusione. Non abbiamo forza, velocita’ e fortuna. Invoco i Patroni d’ ITALIA per dare allla nostra NAZIONE meritate GIOIE. Siamo a livello di MONACO 1972 e MONTREAL 1976.

  6. andy83

    28 Luglio 2021 at 16:39

    Articolo pieno di se, mah e però io aggiungo il covid 19 e che il medagliere guardato per ori è una schifezza infatti ESPN lo fa per medaglie totali

    • Federico Militello

      28 Luglio 2021 at 16:42

      Certo, guardare il totale in questo momento fa comodo…

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