Artistica
Ginnastica, chi vince le Olimpiadi senza Simone Biles? Marea di ragazze per l’oro all-around, gara equilibratissima
Alzi la mano chi avrebbe immaginato di assistere alla finale all-around delle Olimpiadi senza Simone Biles. Probabilmente nessuno. La sua vittoria era data come una delle più scontate tra tutti gli eventi di Tokyo 2021 e, invece l’icona per eccellenza della ginnastica artistica, non prenderà nemmeno parte alla gara che premia la Reginetta della Polvere di Magnesio, quella più completa sui quattro attrezzi.
La statunitense ha trionfato ai Giochi di Rio 2016 e in cinque edizioni dei Mondiali (2013, 2014, 2015, 2018, 2019). Ha perso sul giro completo soltanto una volta da quando è senior, proprio all’esordio: sono passati otto anni, era la American Cup della primavera 2013. La 24enne non sarà della partita perché sta affrontando una battaglia contro “i demoni che ha nella testa”, ha difficoltà mentali che l’hanno costretta al ritiro durante la finale a squadre e che le impediscono di poter gareggiare in maniera serena.
Senza la fuoriclasse di Columbus si aprono allora scenari impensabili, prima di questa volta l’unico evento internazionale di prima fascia senza lei in pedana era stato il Mondiale 2017 (si era presa un anno sabbatico) quando trionfò la connazionale Morgan Hurd. A questo punto sarà tutte contro tutte, per uno scettro che nessuna sperava di fare proprio una volta partite per il Giappone. Le contendenti al gradino più alto del podio sono molteplici e si preannuncia una gara decisamente equilibrata, da seguire appassionatamente rotazione dopo rotazione: l’appuntamento è per giovedì 29 luglio (ore 12.50 italiane).
La brasiliana Rebeca Andrade ha a sorpresa il miglior punteggio di ingresso (seconda dietro alla Biles con 57.399). La verdeoro si è qualificata a questi Giochi in extremis, strappando un tagliando attraverso i Campionati PanAm. Ritorna in auge dopo tre rotture del crociato e sogna in grande. La 22enne verdeoro fu undicesima a Rio 2016, potrebbe fare saltare il banco in virtù di un volteggio straripante e di un bel corpo libero. La sudamericana, però, non partirà con i favori del pronostico, che invece pendono su altre tre ragazze: Sunisa Lee, Angelina Melnikova, Vladislava Urazova.
La statunitense (terza con 57.166) è estremamente completa ed esprime una ginnastica molto concreta e spettacolare, incentrata in particolar modo su una bravura sopraffina alle parallele e su un precisione impeccabile alla trave, senza dimenticarsi che è argento iridato in carica al corpo libero (non brillante in qualifica). La 18enne, al suo esordio a cinque cerchi, proverà a non sentire la pressione e qui potrebbe entrare in gioco l’esperienza di Angelina Melnikova (quarta, 57.132). La ribattezzata Miss Ginnastica, in virtù della sua bellezza estetica, sa come ci si comporta in certe gare, ma il suo storico parla anche di tanti errori nei momenti cruciali.
La capitana della Russia, capace di conquistare l’oro a squadre ieri, proverà a risultare impeccabile, soprattutto tra staggi e quadrato, cercando di evitare mortifere cadute dai 10 cm. La 21enne è alla sua seconda partecipazione ai Giochi, ha vinto il bronzo agli ultimi Mondiali. Esordio assoluto per Urazova (quinta, 57.099), che ha estromesso Viktoriia Listunova (Campionessa d’Europa due mesi fa) per la regola dei passaporti (era una delle favorite delle vigilia).
Da tenere in serissima considerazione la belga Nina Derwael (quinto punteggio di ingresso, 56.598): la Campionessa del Mondo alle parallele asimmetriche si difende benissimo su trave e corpo libero. La cinese Xijing Tang vuole dare una sterzata dopo la deludente gara a squadre, parte da 56.432 e vanta l’argento dei Mondiali 2019. Non abbiamo ancora parlato della statunitense Jade Carey perché entra all’ultimo minuto come sostituta di Biles, partendo dal nono posto (56.265): bordate al volteggio e al quadrato, può davvero succedere di tutto e non sarebbe sorprendente vederla sul podio.
In ultima battuta la francese Melanie De Jesus Dos Santos (decima, 55.431): non impeccabile fino a oggi, ma ha le doti per mettersi in luce. La canadese Ellie Black si chiama fuori per un infortunio alla caviglia, pensare a una risalita della giapponese Mai Murakami (23ma, 53.965) appare arduo ma il colpo di scena è sempre possibile. Possibili outsider le due britanniche Jessica e Jennifer Gadirova, oltre alla cinese Yufei Lu. Italia in gara con Alice D’Amato e Martina Maggio, in qualifica 20ma (54.199) e 27ma (53.566): cercheranno di rientrare nella top-15, sono state bravissime ad arrivare fino a qui e a essere protagoniste nella gara a squadre.
Foto: Lapresse