Artistica
Simone Biles soffre di “twisties”. Cosa sono? Rischi e pericoli di un malessere diffuso. Stop alle Olimpiadi
Simone Biles era indicata come la possibile Reginetta delle Olimpiadi di Tokyo 2021, favorita per conquistare cinque medaglie d’oro nella ginnastica artistica e scrivere una pagina leggendaria di storia dello sport. La fuoriclasse statunitense, però, è alle prese con dei problemi di origine mentali, non si sente più serena e non riesce più a divertirsi. La 24enne sta affrontando un vero e proprio dramma personale di cui bisogna avere il massimo rispetto. L’icona della Polvere di Magnesio non sarà in pedana oggi pomeriggio per disputare la finale all-around e valuterà il da farsi per le Finali di Specialità previste tra domenica e martedì. Simone Biles ha affermato di soffrire di “twisties”. Potremmo tradurre questa parola con “blocco mentale”, ma è una resa nella nostra lingua che non rende perfettamente l’idea e che va approfondita.
Cosa sono i “twisties”? Nella ginnastica artistica sono quegli svarioni che fanno perdere a una persona il senso dello spazio mentre è in aria, facendogli perdere il controllo del proprio corpo e facendogli fare dei movimenti che non aveva previsto. Sostanzialmente è quello che è successo due giorni fa durante la finale a squadre: la Campionessa Olimpica dichiara un Amanar al volteggio, ma poi esegue un avvitamento e mezzo perché si è come smarrita dopo aver approcciato la tavola. Nei casi peggiori si può anche essere incapaci di atterrare in sicurezza e dunque possono anche generare situazioni molto pericolose, soprattutto quando l’acrobatica è agli estremi come accade nella ginnastica a questi livelli.
Una situazione che non è nuova in questo sport e in cui molte altre atlete si sono riviste. Ad esempio la britannica Claudia Fragapane è incappata in un bruttissimo infortunio in primavera, mentre si preparava per i Giochi: era sotto pressione e commise un grosso errore in allenamento, atterrando sulla testa e finendo in ospedale per una commozione cerebrale. Christina Myers, ex ginnasta e ora allenatrice, ha fatto un paragone calzante alla BBC: “Immaginate che non vi si apra il paracadute. Il vostro corpo inizierà a fare delle capriole in aria. Il tuo cervello non vuole fare altro che eseguire una cosa, ma invece il corpo si sente improvvisamente come se avesse una mente propria e fa quello che vuole lui“.
Foto: Lapresse