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Sunisa Lee lacrime d’oro, Simone Biles applaude sugli spalti: il commovente passaggio di consegne alle Olimpiadi

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Simone Biles sugli spalti, con tuta bianca e mascherina nera. Seduta e con un volto un po’ corrucciato, lontano dai sorrisi elargiti nei giorni migliori. Sunisa Lee in pedana, in lacrime di gioia candide come la neve, mentre offriva quattro ottimi esercizi e si laureava Campionessa Olimpica all-around, prendendo quello scettro che tutti davano già nelle mani del volto simbolo della ginnastica artistica prima che esplodesse il caso che ormai tutti conosciamo. Questa è una delle immagini simbolo della finale all-around delle Olimpiadi di Tokyo 2021.

La 18enne del Minnesota si è regalata un sogno inatteso fino a pochi giorni fa, ha offerto una ginnastica di spessore ed è salita meritatamente sul gradino più alta del podio, superando la brasiliana Rebeca Andrade (che si deve mangiare le mani) e la russa Angelina Melnikova grazie a una profondità di rotazione più convincente. Eccezionale alle parallele asimmetriche e al corpo libero, la statunitens si difende anche tra volteggio e trave, facendo apparire tutto estremamente facile.

Non è una extraterrestre come Simone, ma è umana per quello che fa in campo e probabilmente questa è la chiave vincente, anche se non sarà semplice diventare un personaggio (ma magari non lo desidera neanche…). Una a fare suonare l’inno con l’oro al collo, l’altra ad applaudirla sugli spaltri tristemente deserti. Un passaggio di consegne, ma anche segno della grande sportività della 24enne che non ha abbandonato le compagne di squadra e le sta supportando, mentre cerca di risolvere le sue criticità e prova a sciogliere i dubbi riguardo alla sua partecipazione alle Finali di Specialità.

Foto: Lapresse

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