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Ciclismo su pista, Italia quarta nel 1° round dell’inseguimento a squadre femminile. Azzurre in lizza per l’oro!

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L’Italia dell’inseguimento femminile stampa il quarto tempo nelle qualificazioni delle Olimpiadi di Tokyo 2021 e domani si giocherà l’accesso alla finale per l’oro. Letizia Paternoster, Elisa Balsamo, Vittoria Guazzini e Rachele Barbieri sono state precedute solamente dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e da una Germania che ha sfornato una prestazione incredibile, distruggendo il precedente record del mondo.

La prima Nazione a partire è stata la Francia, la quale ha subito fatto registrare un buonissimo tempo: 4’12″502. Sintomo che, come si vociferava, la pista era particolarmente veloce. Dopo le transalpine, è stato il turno delle azzurre. Le Rocket Girls sono partite più piano rispetto alle francesi, ma nell’ultimo chilometro e mezzo, sotto l’impulso di Elisa Balsamo, le portacolori del Bel Paese hanno cambiato passo e hanno sgretolato il record italiano fermando il cronometro in 4’11″666.

Dopo le azzurre, sono scese in pista le tedesche che hanno lasciato tutti a bocca aperta. La Germania, trascinata da Mieke Kroeger, che è rimasta in testa per oltre due chilometri, ha fatto registrare il tempo pazzesco di 4’07″307. Decisamente peggio, invece, è andata la Nuova Zelanda, le cui rappresentanti hanno concluso l’inseguimento in 4’12″536. La loro prestazione, ad ogni modo, è stata comunque migliore rispetto a quella dell’Australia, che è crollata brutalmente nel finale ed ha chiuso addirittura in 4’13″571.

Prova oltremodo negativa anche per il Canada, che ha fermato il cronometro in 4’15″832. Successivamente è toccato agli Stati Uniti. Chloe Dygert e compagne hanno fatto un grande tempo, 4’10″138, ma non si sono avvicinate alle tedesche ed hanno anche palesato qualche difficoltà nel finale con la stessa Dygert che stava staccando le altre rappresentanti degli USA. Per ultima è partita la Gran Bretagna, che nei primi tre chilometri ha girato su tempi pazzeschi. Nei mille metri conclusivi, però, le britanniche, che avevano evidentemente chiesto troppo al loro fisico, si sono sfaldate e si sono dovute accontentare di chiudere al secondo posto in 4’09″022.

Foto: FCI

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