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Ciclismo su pista, Filippo Ganna: “Dobbiamo tenere duro altre 24 ore, poi potremo ubriacarci. Villa è il nostro faro”

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Sono in finale nella gara d’inseguimento a squadre uomini gli azzurri, che contro la Nuova Zelanda hanno anche conquistato il nuovo record del mondo. Poi hanno dovuto attendere a lungo per capire chi fosse la loro avversaria, dopo il caos durante Danimarca-Gran Bretagna, ma ora la mente è già rivolta a domani, alla sfida che vale l’oro contro i fortissimi danesi.

“I ragazzi hanno dimostrato che il lavoro fatto negli anni ha portato a tante emozioni. Nel nostro gruppo c’è già qualcuno che ha vinto una medaglia importante (Elia Viviani) lui sa cosa vuol dire e io vorrei condividere questa gioia. Dobbiamo tenere duro ancora 24 ore, poi se vogliono ubriacarsi li accompagno io”, le parole di Filippo Ganna a SportMediaset dopo aver conquistato la finale per l’oro.

“Alcune nazioni hanno detto che il mio manubrio non era omologato, ma lo era dall’Uci, ci hanno voluto mettere i bastoni tra le ruote. Domani dobbiamo guardare noi stessi e fare la gara su noi stessi. Cercheremo di far divertire l’Italia” ha continuato Ganna.

Oggi abbiamo fatto davvero bene. I miei compagni di squadra hanno dimostrato che tutto il lavoro che abbiamo fatto in questi anni è stato ripagato. I miei compagni di squadra mi hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo. Sono davvero grato a tutti loro. Sembra uno scherzo, ma dovevamo iniziare con 13″6 secondi (tempo previsto per il primo giro) ma poi il secondo era già di 13,3 secondi e ho pensato, ‘Ok, ragazzi fate quello che volete, andiamo”, ha aggiunto.

“Indipendentemente dai nostri avversari, dobbiamo solo seguire le istruzioni di chi è con il tablet a bordo pista e fidarsi di lui. Lo seguiamo e crediamo in lui per fare quello che dobbiamo fare. È il nostro faro” ha concluso Ganna.

Foto: LaPresse

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