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Atletica rivoluzionata dalle scarpe tecnologiche? Record del Mondo crollati, Marcell Jacobs guadagna 8 centesimi?

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Alle Olimpiadi di Tokyo 2021 sono già crollati tre record del mondo: 400 metri ostacoli per entrambi i sessi, salto triplo femminile. Proprio quanto successo sul giro di pista con barriere sta facendo parlare perché i tempi realizzati sono stati davvero inverosimili: il norvegese Karsten Warholm si è spinto addirittura a 45.94, la statunitense Sydney McLaughlin ha timbrato 51.46. Entrambi hanno migliorato i rispettivi primati siglati un mesetto fa e inoltre anche i secondi classificati delle due gare sono scesi sotto i precedenti world record.

Prestazioni superlative che naturalmente stupiscono tutti gli appassionati. A cosa sono dovuti questi costanti e sensibili miglioramenti? Un aiuto rilevante potrebbe venire dalla tipologia di pista, davvero molto veloce, e soprattutto dalle tanto chiacchierate scarpe ipertecnologiche, a cui World Athletics ha dato il via libera e che stanno davvero rivoluzionando l’atletica leggera (si era visto anche nei mesi scorsi tra fondo e mezzofondo). Chiariamo che le scarpe non sono soltanto di un’azienda, anzi è iniziato un vero confronto senza quartiere sul mercato tra le varie realtà di riferimento e sicuramente stiamo entrando in una nuova dimensione.

Basta guardare in casa Italia: Marcell Jacobs ha vinto la medaglia d’oro sui 100 metri firmando il nuovo record europeo (ha migliorato di sei centesimi il precedente che reggeva da 17 anni). Il Campione Olimpico della gara simbolo dei Giochi ha beneficiato delle calzature Nike realizzate per le l’occasione. Le denominate Max Fly, approvate dalla Federazione Internazionale lo scorso 7 maggio, potrebbero anche avergli fatto guadagnare fino a 8 centesimi di secondo, come riporta la Gazzetta dello Sport: un gruzzolo sontuoso nella distanza più breve del programma. Il suo allenatore Paolo Camossi ne ha parlato al Corriere della Sera: “Marcell trova le sue chiodate molto comode, sono leggermente penalizzanti nel primo tratto e vantaggiose nel finale“. E in effetti la differenza è stata fatto proprio dopo i 60 metri.

Soffermiamoci sempre sul velocista bresciano, che ha dato uno scossone all’atletica italiana ed è meritatamente lo sportivo di cui si parla di più al mondo in questo momento. L’uomo più veloce della terra aveva ai piedi della scarpe da 173 grammi, con un tacco di 20 mm. Come fa sapere la Gazzetta dello Sport, la piastra di carbonio nella suola è un pezzo unico, è più larga della pianta del piede e questo dovrebbe rendere più ampia la superficie di contatto consentendo quindi una maggior stabilità nei primi appoggi (dopo i blocchi) e garantendo così un enorme guadagno in accelerazione. Potrebbe sembrare una super-molla.

Va assolutamente sottolineato che alcuni avversari di Marcell Jacobs le hanno indossate come lo statunitense Travyon Brommel (capace di 9.77 prima dei Giochi, ma non era in finale) e i vari Simbine, Kerley, Su Bingtian che gli sono giunti alle spalle nell’atto conclusivo, ma anche l’icona giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce. Siamo nell’era delle super-scarpe come era stato nel recente passato il costumone in gomma per il nuoto?

Foto: Lapresse

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