Ciclismo
Ciclismo su pista, tutte le medaglie d’oro dell’Italia alle Olimpiadi. Da Gaiardoni a Ganna passando per Faggin, Martinello e Bellutti
L’oro conquistato oggi da Filippo Ganna, Francesco Lamon, Jonathan Milan e Simone Consonni è solo l’ultimo di una lunga serie per l’Italia del ciclismo su pista. Inutile nasconderlo, nel nuovo millennio il Bel Paese, in questo segmento del pedale, ha vissuto un periodo a dir poco buio, con una rinascita che è cominciata da appena un lustro.
Nel ‘900, però, l’Italia è stata a lungo la nazione faro nei velodromi e non solo nelle specialità di endurance, che grandi gioie stanno dando di recente ai tifosi azzurri, ma anche in quella velocità sulla quale bisogna iniziare a lavorare per tornare ai fasti di un tempo. Di seguito l’elenco con tutte le medaglie d’oro conquistate dal Bel Paese, nel ciclismo su pista, nella storia delle Olimpiadi.
LE MEDAGLIE D’ORO DELL’ITALIA NEL SETTORE VELOCITA’
Londra 1948: Mario Ghella (velocità), Renato Perona & Ferdinando Terruzzi (tandem)
Helsinki 1952: Enzo Sacchi (velocità)
Melbourne 1956: Leandro Faggin (chilometro)
Roma 1960: Sante Gaiardoni (velocità e chilometro), Sergio Bianchetto e Giuseppe Beghetto (tandem)
Tokyo 1964: Giovanni Pettenella (velocità), Sergio Bianchetto & Angelo Damiano (tandem)
LE MEDAGLIE D’ORO DELL’ITALIA NEL SETTORE ENDURANCE
Parigi 1900: Enrico Brusoni (corsa a punti)
Anversa 1920: Franco Giorgetti, Ruggero Ferrario, Arnaldo Carli, Primo Magnani (inseguimento a squadre)
Parigi 1924: Angelo De Martini, Alfredo Dinale, Aurelio Menegazzi, Francesco Zucchetti (inseguimento a squadre)
Amsterdam 1928: Luigi Tasselli, Giacomo Gaioni, Cesare Facciani, Mario Luisiani (inseguimento a squadre)
Los Angeles 1932: Paolo Pedretti, Nino Borsari, Marco Cimatti, Alberto Ghilardi (inseguimento a squadre)
Helsinki 1952: Marino Morettini, Loris Campana, Mino De Rossi, Guido Messina (inseguimento a squadre)
Melbourne 1956: Leandro Faggin, Valentino Gasparella, Antonio Domenicali, Franco Gandini (inseguimento a squadre)
Roma 1960: Livio Trapè, Antonio Bailetti, Franco Testa, Mario Vallotto (inseguimento a squadre)
Barcellona 1992: Giovanni Lombardi (corsa a punti)
Atlanta 1996: Andrea Collinelli (inseguimento individuale), Silvio Martinello (corsa a punti), Antonella Bellutti (inseguimento individuale)
Sydney 2000: Antonella Bellutti (corsa a punti)
Rio 2016: Elia Viviani (Omnium)
Tokyo 2020: Filippo Ganna, Jonathan Milan, Francesco Lamon e Simone Consonni (inseguimento a squadre)
Foto: Lapresse