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Karate, Olimpiadi Tokyo, Pierluigi Aschieri: “Abbiamo atleti di livello mondiale, almeno due medaglie le facciamo”

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“Abbiamo atleti in grado di competere a livello mondiale. Almeno due medaglie le facciamo”. Parole che sanno di investitura per i nostri karateka da parte di Pierluigi Aschieri, direttore tecnico della nazionale di karate, alla vigilia dell’esordio della disciplina ai Giochi di Tokyo 2020.

Le dichiarazioni del dirigente FIJLKAM rilasciate a LaPresse, giungono alla vigilia del via ufficiale del programma del karate alle Olimpiadi nipponiche, proprio dove questa disciplina ha visto i propri natali. Un modo per caricare la pattuglia? Senza dubbio. Anche perchè, oggettivamente, non ha troppo senso nascondersi. Al via avremo cinque karateka che combatteranno per i nostri colori e, tutti e cinque, partono con la chiara intenzione di puntare al successo finale o, quantomeno, al podio. Anzi, il dispiacere maggiore è non essere stati in grado di completare la squadra con altre tre pedine che non sono riuscite a centrare il pass per Tokyo.

Nel kata, per esempio, possiamo schierare due frecce al nostro arco come Viviana Bottaro e Mattia Busato. La karateka genovese vanta un palmares di un argento e sei bronzi mondiali, tre ori, dieci argenti e cinque bronzi europei ed è reduce da un percorso di qualificazione di altissimo profilo. Discorso simile per il nativo di Mirano che, nonostante i suoi ventotto anni, ha già messo in bacheca due bronzi mondiali, un oro, tre argenti e cinque bronzi continentali, più un argento ai Giochi Europei 2015.

Passando al kumitè, ed a Silvia Semeraro. L’atleta pugliese, impegnata nella categoria dei 61kg, ha nel proprio palmares un argento e 4 bronzi a livello continentale, medaglia d’oro ai Giochi Europei di Minsk 2109, medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona 2018 e arriva sull’onda lunga dello splendido percorso realizzato nel Torneo Pre-Olimpico di Parigi. Passando al comparto maschile, ed ai 67kg, ci sono grandi chance per Angelo Crescenzo. Dopo una qualificazione nella quale è successo di tutto, il nativo di Sarno è pronto per la grande sfida olimpica. Dovrà combattere in un range di peso superiore al suo solito (60kg) per cui le difficoltà si alzeranno, ma la qualità è indiscutibile e, anche nel suo caso, sognare in grande è tutt’altro che utopico.

Chiudiamo con il nostro capitano: Luigi Busà. Il trentatreenne siciliano è pronto per la chiamata della storia. Dopo una carriera nella quale è stato campione del mondo a Parigi 2012 e Tampere 2006, più tre argenti ed un bronzo iridati. 5 titoli europei e altre 14 medaglie (tra individuali ed a squadre), argento ai Giochi Europei di Baku 2015, 12 volte campione italiano, ora arriva il sogno della medaglia d’oro nei 75kg.

Foto: Lapresse

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