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Karate, Olimpiadi Tokyo. Angelo Crescenzo: “Cervello spento per trenta minuti”

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Per Angelo Crescenzo l’esordio Olimpico non è stato dei migliori. Il forte karateka campano nel match d’esordio ha subito una sonora sconfitta nella categoria del Kumite -67 kg da parte del venezuelano Madera Delgado. L’azzurro, sul finire della contesa, ha ricevuto un colpo fortissimo al viso, rialzandosi in condizioni vistosamente alterate. Lo staff medico del Nippon Budokan lo ha subito visitato, vietandogli la conclusione del match.

Il 28enne italiano ha dichiarato poi di non ricordarsi nulla dei venti minuti successivi al colpo subito. In serata sui social ha poi ammesso: “Per trenta minuti il mio cervello si è spento”. Per fortuna una TAC ha in seguito scongiurato ogni sorta di problematica al cervello dell’atleta.

Su instagram Crescenzo ha rassicurato i fan e gli sportivi italiani con un messaggio: “Cara vita sei stata davvero dura con me. Non è facile trovare le parole per descrivere questo momento, ma devo trovare la forza per rasserenare tutti voi. Finisce qui la mia Olimpiade…troppo presto per quanto ho sudato! Ho lavorato quattro anni per arrivare ad oggi qui, pronto a lottare per quella medaglia; ma poi ancora una volta il destino mi è venuto contro! Il mio cervello ha subito un colpo e ha deciso di spegnersi. Poteva essere un istante, invece è rimasto spento per circa 30 minuti. Non chiedetemi cosa sia successo, come sono arrivato a fine incontro, come sono sceso dal tatami o cosa sia successo dopo… perché non saprei rispondervi. So solo che gli “angeli” del mio staff sono intervenuti tempestivamente ed ora eccomi qui. I risultati della prima TAC sono negativi, ora attendiamo di capire cosa succederà nei prossimi giorni. Con oggi, in modo surreale, è svanito il mio sogno olimpico; ma allo stesso tempo ho ricevuto straordinario calore da tante persone che mi hanno seguito e si stanno preoccupando per me. Grazie per il vostro supporto!”

 

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Foto: LaPresse

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