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Formula 1

Jean Todt: “Michael Schumacher lotta contro le conseguenze dell’incidente. Speriamo migliori lentamente”

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Jean Todt ha rilasciato un’intervista alla Bild in cui si è anche soffermato sulle condizioni fisiche di Michael Schumacher. Sono passati più di 7 anni dall’incidente sciistico in quel di Meribel, a seguito del quale il Kaiser trascorse diversi mesi in coma farmacologico. Sullo stato di salute del sette volte Campione del Mondo di F1 c’è sempre stato un comprensibile silenzio, volto a difendere la privacy del tedesco. La famiglia lo ha sempre protetto e si è espressa pochissime volte con notizie ufficiali.

L’ex amministratore delegato della Ferrari, scuderia con cui il fenomeno teutonico vinse cinque titoli mondiali, ha ribadito l’importanza della moglie Corinna Betsch per la sopravvivenza di Michael Schumacher: “Ho passato molto tempo con Corinna dal momento dell’incidente del 29 dicembre 2013. È una donna meravigliosa, guida la famiglia. Grazie al lavoro dei medici e a Corinna, che voleva che sopravvivesse, Michael è effettivamente sopravvissuto, anche se con conseguenze. Al momento si lotta proprio contro tali conseguenze. Speriamo che la situazione migliori, anche se lentamente“.

Il figlio Mick sta attualmente gareggiando in Formula Uno con la Haas. Il record di sette Mondiali vinti è stato eguagliato dal britannico Lewis Hamilton, il quale è impegnato in un serrato duello con l’olandese Max Verstappen per cercare di superare tale primato già al termine di questa stagione.

L’ultima notizia ufficiale risale al settembre 2019. Michael Shumacher vanne trasferito in un ospedale di Parigi per delle cure top secret. L’ex pilota della Ferrari si sarebbe sottoposto a una terapia a base di iniezioni di cellule staminali presso il Georges Pompidou della capitale francese. Il tedesco è stato seguito dall’equipe guidata dal luminare Philippe Menasché. Si è parlato di una cura cardiaca ma è possibile che le tecniche studiate dal celeberrimo dottore possano anche generare alcuni stimoli neuronali come hanno riferito svariati specialisti nelle interviste concesse ai media di tutto il mondo.

Foto: Lapresse

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