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Pallavolo
Volley, Europei 2021: i convocati dell’Italia ai raggi X. Tanti giovani di talento, si pensa già a Parigi 2024
Non è l’Italia 2 quella che Fefè De Giorgi, al suo primo trofeo internazionale da Ct, ha plasmato con qualche taglio qua e là arrivando ai 14 atleti che rappresenteranno il tricolore all’Europeo in Polonia, Estonia, Repubblica Ceca e Finlandia. Si potrebbe chiamare Italia del futuro anche se non è escluso che qualcuno dei veterani, uno su tutti Ivan Zaytsev, possa tornare a far parte del gruppo azzurro con l’obiettivo di giocarsi l’ultima chance di vincere l’oro olimpico in carriera.
L’Italia non parte fra le grandi favorite e questo potrebbe essere un vantaggio perché questa squadra non ha bisogno di pressioni particolari, almeno in questa fase. E’ una squadra giovane, con molti giocatori che non hanno maturato un’esperienza internazionale di alto livello finora ma non mancano i campioni, come i due alzatori, ad esempio. Simone Giannelli, che ha vissuto per tanto tempo da enfant prodige, si è trovato in breve ad essere proiettato nel ruolo di chioccia: non male per un venticinquenne che gioca in un ruolo dove il meglio di sé, spesso e volentieri, si dà nella seconda parte della carriera. Stessa cosa per Sbertoli che ha dimostrato nella VNL e, in parte, a Tokyo di non aver paura di volare e di essere in grado di prendere in mano le redini della squadra quando necessario.
Al centro non manca certo la qualità. Simone Anzani è il veterano, a cui si chiede di mettere a disposizione della squadra e in particolare dei compagni di reparto la sua grande esperienza anche a livello internazionale. C’è l’uomo emergente in questo ruolo, almeno in azzurro, Gianluca Galassi, che sarà fra l’unico centrale ad aver affrontato tutte le manifestazioni internazionali di questa estate, un cavallo di ritorno come Fabio Ricci, protagonista nella scorsa stagione in particolare nella prima parte della stagione con la maglia di Perugia e il più giovane di tutti, Lorenzo Cortesia, altra convocazione con lo sguardo al futuro ma nemmeno troppo.
In banda si guarda avanti e non si potrebbe fare diversamente visto che della generazione dell’argento di Rio (sono passati solo cinque anni) tra i papabili al momento potrebbe esserci giusto Filippo Lanza. Daniele Lavia e Alessandro Michieletto, che nella prossima stagione dovrebbero formare la diagonale titolare a Trento, sono già il presente di questa Nazionale e, considerato che hanno poco più di 40 anni in due e hanno già accumulato un piccolo bagaglio di esperienza internazionale, le prospettive (anche in chiave Europeo, non solo guardando molto avanti) non sono affatto male. I ricambi sono di assoluta qualità: Mattia Bottolo e Francesco Recine hanno dimostrato nella VNL, con gli inevitabili alti e bassi tipici della loro età, di non essere un azzardo anche contro avversari di alto livello. Dalla panchina sono in grado anche di cambiare volto alla squadra, grazie alle capacità in seconda linea o alla varietà di colpi in attacco.
L’incognita, ormai si sta ripetendo in tutte le salse, riguarda l’opposto. Il titolare sarà Giulio Pinali: i numeri sono dalla sua parte, basta guardare il rendimento dell’ultima stagione ma gli manca indubbiamente qualcosa sia a livello di continuità di rendimento, sia soprattutto di “cattiveria”. L’Italia non è nazione per “opposti ignoranti” e Pinali non lo è e a volte è fin troppo “bravo ragazzo” per interpretare al meglio un ruolo in cui anche l’ultima goccia di determinazione può fare la differenza. E’ ancora giovane e, nella giornata giusta, ha mandato in tilt difesa e muro di Civitanova, tanto per citarne una lo scorso anno, quindi può veramente tutto. Il suo sostituto Yuri Romanò è la vera novità di questo gruppo e sarà importante poterlo vedere all’opera ogni tanto nella fase preliminare per capire il suo approccio ad un livello, quello internazionale, che non gli è mai appartenuto finora. Anche lui ha i numeri dalla sua ma stiamo parlando di A2, ambiente frequentato comunque, nel passato e nel presente, da diversi protagonisti del Campionato Europeo.
Il libero è un salto nel futuro: Fabio Balaso è stato in corsa con Massimo Colaci per il posto ai Giochi e nei prossimi dieci anni sarà in lizza per il posto da titolare in azzurro in qualsiasi evento. A sorpresa il secondo libero sarà Tommaso Piccinelli, secondo di Colaci a Perugia e chiamato all’ultimo momento per sostituire Filippo Federici, infortunato alla mano destra. Una scelta interessante per De Giorgi che potrebbe sfruttare le spiccate qualità di difensore di Piccinelli in alcuni frangenti.
Foto Fivb