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F1, GP Belgio 2021: comincia la sfida nelle Ardenne. Tante incognite e il meteo promette pioggia

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Si torna in scena. La pausa estiva è ormai alle spalle e il Circus della F1 guarda al weekend del GP del Belgio con grande interesse e pathos. Nelle Ardenne ci si aspetta una grande sfida su più fronti. La tappa di Spa-Francorchamps dà il via alla seconda parte dell’annata e lo sviluppo tecnico delle monoposto potrebbe essere differente rispetto a quanto è accaduto precedentemente.

Gli update, infatti, potrebbero risultare determinanti ai fini della prestazione e gli equilibri in questo senso mutare. Chiaro che Mercedes e Red Bull saranno sempre lì davanti a contendersi lo scettro. L’Ungheria aveva regalato un sorriso a Lewis Hamilton: il britannico si presenta al via di questo fine-settimana in vetta alla classifica generale con 195 punti, otto in più dell’olandese Max Verstappen.

Una contesa lungo i 7.004 metri del circuito di Spa assai appassionante. Il tracciato è tra i più graditi ai piloti per la sua completezza: l’alternanza dei lunghi rettilinei a curve piuttosto veloci rende la guida assai eccitante e, nello stesso tempo, non sarà affatto semplice per i tecnici trovare il giusto compromesso tra un assetto che privilegia la velocità di punta sul dritto e un altro che favorisce la percorrenza in curva nei tratti più guidati. Il primo settore è composto da due curve piuttosto impegnative e veloci, Eau Rouge e Raidillon che si percorreranno piuttosto agevolmente in pieno. Il t-1 è caratterizzato anche da una curva lentissima, la 1, e ben tre rettilinei, l’ultimo denominato Kemmel Straight dove sarà fondamentale avere tanta potenza e dove il motore elettrico darà un apporto importante. Il t-3, come peculiarità tecnica, è similare al primo ed anche qui servirà avere una Power Unit molto potente ed un ottimo grip meccanico. Il secondo settore, invece, è completamente diverso rispetto agli altri due e sarà fondamentale poter contare su tanto carico aerodinamico per la presenza di diverse curve di media e medio-alta velocità.

In questo contesto i punti di domanda sulle prospettive della Ferrari non mancano. La SF21 ha un chiaro deficit in potenza rispetto alla concorrenza e su un layout del genere si prospetta un weekend di sofferenze per il monegasco Charles Leclerc e lo spagnolo Carlos Sainz. Tuttavia, un po’ come era accaduto a Silverstone, la questione gomme/temperature potrebbe cambiare lo spartito. La Pirelli ha scelto di portare le PZero White Hard C2, le PZero Yellow Medium C3 e le PZero Red Soft C4, ovvero le tre mescole centrali della gamma 2021. “Le sfide di questa pista, specialmente in relazione alla variabilità del meteo, sono risapute, così come i carichi a cui sono sottoposti gli pneumatici. L’anno scorso i primi tre classificati hanno superato le qualifiche con mescola medium mentre la soft, pur garantendo un grip maggiore, ha richiesto più gestione, motivo per cui non è stata la scelta preferita per la gara. La maggior parte dei piloti è passata da medium a hard con un pit stop in regime di safety car, entrata in scena all’undicesimo giro. Quindi potremmo vedere un mix interessante di strategie quest’anno”, le parole di Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli.

Strategie che saranno influenzate anche dalle variabili meteorologiche visto che le previsioni non promettono nulla di buono. La presenza della pioggia, infatti, potrebbe essere una compagna di viaggio per i piloti e i team nel corso dell’intero fine-settimana e questo richiederà un’attenzione al dettaglio ancor più “maniacale” di quella che solitamente si dà.

Foto: LaPresse

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