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Ciclismo

Mountain Bike 2021, i Mondiali di Val di Sole bocciano pesantemente l’Italia del cross country. Ma dagli U23 arrivano buone notizie

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Le odierne prove Elite di cross country dei Mondiali di Val di Sole sono state decisamente avare di soddisfazioni per il Bel Paese. Se tra le donne era preventivabile, dato che Eva Lechner non aveva la condizione che le ha permesso di conquistare l’argento l’anno scorso, tra gli uomini era lecito aspettarsi decisamente di più. Sia chiaro, nessuno aveva reali chance di vincere il titolo iridato, ma vedere come primo degli azzurri un Gerhard Kerschbaumer che si è piazzato diciassettesimo, non può che lasciare di stucco.

I fratelli Braidot, che in passato hanno fatto bene in tutte le competizioni principali, dalle prove di Coppa del Mondo agli Europei, partivano con la speranza di entrare nei dieci, ma per entrambi la gara odierna si è rivelata un vero incubo. Poco meglio è andata a Nadir Colledani, il quale si è dovuto accontentare di un ventitreesimo posto che, certamente, rappresenta un risultato deludente se paragonato all’ottava piazza da lui conquistata alla scorsa rassegna iridata.

Alla fine, in relazione alle aspettative, il risultato migliore lo ha colto il ciclocrossista Gioele Bertolini, il quale è giunto ventesimo. Oggi, però, c’è anche un bicchiere mezzo pieno da guardare. Nelle due prove U23, infatti, il Bel Paese ha brillato. Juri Zanotti, dopo aver conquistato l’argento europeo, si è piazzato secondo anche al Mondiale, battuto solo dal cileno Martin Vidaurre Kossmann. L’azzurro si è preso la rivincita sullo svizzero Joel Roth, che lo aveva preceduto alla rassegna continentale, e si è dovuto arrendere solamente a un atleta che oggi era veramente in grandissima condizione.

Nella stessa gara, inoltre, Filippo Fontana è giunto sesto, Simone Avondetto settimo e Andreas Emanuele Vittone tredicesimo. Per quanto concerne le donne, in una prova dominata dall’aliena austriaca Mona Mitterwallner, la quale, tempi alla mano, avrebbe probabilmente vinto anche tra le Elite, spiccano il quarto posto di Marika Tovo, ormai un habitué delle posizioni nobili delle manifestazioni più prestigiose, e il settimo di Giada Specia.

Tovo era già stata quinta, poche settimane fa, agli Europei. Inoltre, già tre anni fa, a Lenzerheide, era stata bronzo mondiale tra le U23. Nel recente passato, Marika è stata rallentata dalla cattiva sorte, ma ora è tornata al top e già nel 2022 potrà fare bene tra le Elite. Giada Specia, invece, quest’anno sta crescendo a vista d’occhio e, dopo aver vinto il titolo italiano u23, si è levata un’altra grande soddisfazione.

Foto: Lapresse

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