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Volley, Italia-Belgio 3-1: le azzurre volano ai quarti degli Europei. Egonu 27 punti, ora la Russia?

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L’Italia sconfigge il Belgio per 3-1 (25-14; 23-25; 25-17; 25-12) e si qualifica per i quarti di finale degli Europei 2021 di volley femminile. Le azzurre hanno sofferto più del previsto alla Stark Arena di Belgrado (Serbia), non sono riuscite a dare continuità al gioco proposto nel primo set e nel secondo parziale si sono fatte sorprendere dalle Yellow Tigers, salvo poi rialzarsi e chiudere i conti in 95 minuti di gioco, confermando i favori del pronostico. La nostra Nazionale è riuscita ad avere la meglio contro un avversario ostico e rognoso, anche se privo della sua stella Britt Herbots (fuori a causa di un infortunio agli addominali patito nel match contro la Francia) e capace di offrire un gioco volitivo e discreto soprattutto in fase break.

Il sestetto del CT Davide Mazzanti è riuscito alla lunga a spuntarla grazie a un attacco più incisivo e a una difesa sufficiente, anche se il ritmo è stato decisamente discontinuo e ci sono diversi aspetti tecnici da limare. Sarà inevitabile alzare l’asticella se si vorrà fare strada nella rassegna continentale: il quarto di finale sarà probabilmente contro la Russia (grande favorita nell’ottavo contro la Bielorussia, previsto stasera alle ore 20.00), una rivale dal grande nome anche se non in condizioni ottimali a questo torneo. L’appuntamento è per mercoledì 1° settembre (ore 17.00): l’Italia ha tutte le carte in regola per imporsi, a patto di tirare fuori gli artigli dei giorni migliori. Accedere alla semifinale contro la vincente di Olanda-Svezia è assolutamente possibile.

A trascinare le azzurre è stata l’opposto Paola Egonu, autrice di 27 punti (48% in attacco, 4 muri). La fuoriclasse veneta ha avuto alcuni passaggi a vuoto, soprattutto nel secondo set, ma nel complesso è stata eccellente, soprattutto quando a metà partita è subentrata la regista Ofelia Malinov, la quale ha chiamato in causa più spesso la compagna di squadra rispetto a quanto abbia fatto in precedenza Alessia Orro. Eccellente prestazione della schiacciatrice Elena Pietrini, che si conferma su ottimi livelli in questa competizione (19 punti, 56% in fase offensiva).

Ad affiancarla di banda è stata la capitana Miriam Sylla, la quale ha faticato a ingranare in fase offensiva nei primi due set, ma poi si è scatenata con grande vigore e ha dato un fondamentale apporto carismatico (14 punti, 62% in attacco). Al centro spazio per Cristina Chirichella (9 punti, 2 muri) e Anna Danesi (7 punti), da applausi la prestazione del libero Monica De Gennaro. Tra le fila del Belgio si segnalano gli 11 punti della schiacciatrice Celine van Gestel.

LA CRONACA DELLA PARTITA

L’Italia parte bene con una fast di Chirichella e un colpo di prima intenzione da parte di Pietrini, ma Egonu sbaglia un attacco e un ace di Guilliams regala il primo vantaggio al Belgio (2-3). Le azzurre non si scompongono, ripartono prontamente con un mani fuori di Danesi ed Egonu stampa Sobolska (4-3). Le ragazze di Mazzanti alzano immediatamente il livello del loro gioco e allungano in maniera perentoria: parallela di Egonu, contrattacco di Sylla, muro di Danesi su Van Gestel, impeccabile difesa di Pietrini e sassata di Egonu per il +4 (8-4).

Chirichella si esalta con primo tempo e fast, nel mezzo due vincenti di Egonu e una difesa magistrale di De Gennaro (12-8). C’è solo una squadra in campo: Chirichella stampa Sobolska, De Gennaro impeccabile in difesa per una nuova fast della centrale, martellata di Pietrini per il 15-9. Pietrini ed Egonu propositive in campo, si fa apprezzare anche la regia di Orro, capace anche di mettere a segno l’ace del 18-11. Il finale è di pura amministrazione, l’attacco continua a brillare e la difesa non tentenna contro le Yellow Tigers. Egonu chiude i conti con un impeccabile diagonale.

L’Italia non spinge sull’acceleratore in avvio del secondo set e il livello di gioco espresso non è dei migliori. Le azzurre si esprimono a ritmi bassi, senza quella cattiveria agonistica necessaria per avere la meglio in maniera schiacciante sul rognoso avversario, come era invece successo nel primo parziale. I diagonali di Pietrini ed Egonu valgono comunque il 4-3 e il diagonale di Sylla assicura un break (6-4), ma un muro di Sobolska e un errore offensivo di Egonu permettono al Belgio di agguantare il pareggio a quota 8. Confronto punto a punto (12-12), ma a questo punto la nostra Nazionale va in affanno e le Yellow Tigers si esaltano: fast di Janssens, muro su Pietrini, ace di Van Avermaet per il 12-16.

L’Italia si trova a sorpresa sotto per 13-17, ma sul turno in battuta di Anna Danesi riesce a rientrare in maniera perentoria: fiondata di Sylla, diagonale di Egonu, errore in fast di Janssens, stoccata di Egonu dopo una bella difesa di Pietrini e muro di Egonu su Guilliams per il sorpasso (18-17). Inizia una lotta punto a punto (20-20), ma Egonu viene murata e van Avermaet punisce (20-22). Pietrini riesce a tenere a galla le azzurre e pareggia a quota 23 grazie a un mani-fuori e a un diagonale. Le azzurre sembrano avere i mezzi per vincere il set e invece il Belgio passa avanti con la fast di van Avermaet e poi Egonu sbaglia il diagonale, consegnando il parziale alle Yellow Tigers.

L’Italia è brava a ripartire da zero e a resettare l’inciampo, partendo brillantemente nel terzo set: Pietrini ed Egonu subito a segno, due primi tempi di Danesi e due errori delle avversarie per il 6-2 delle azzurre. Pallonetto di Egonu e magia di Sylla per il +4 (8-4), poi Chirichella ruggisce con due fast spettacolari seguite dal muro di Danesi (12-6). La nostra Nazionale doppia le rivali (14-7), poi amministra la situazione con Egonu (diagonale e pipe per il 19-13). Mani-fuori di Pietrini, muro di Chirichella (22-13), primo tempo di Danesi e chiusura di Pietrini.

L’Italia scappa subito via nel quarto set: Sylla, Egonu, Pietrini sono indemoniate in attacco e le azzurre volano agevolmente sul 9-4. Sylla ha carburato definitivamente, Egonu firma un micidiale uno-due (13-6) e sul primo tempo di Danesi si può inserire la modalità gestione (15-8). Nel finale non c’è storia, Egonu e Sylla mostrano un braccio solidissimo, poi Pietrini chiude con arguzia.

Foto: CEV

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