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Sci di fondo
Sochi 2014, sci di fondo: tutto aperto nello skiathlon maschile, Italia per un piazzamento
I colossi dello sci di fondo maschile scaldano i motori. La prima fatica per gli uomini degli sci stretti sarà lo skiathlon, 15km a tecnica classica + 15 km a tecnica libera con partenza in linea poco amati da tifosi ed appassionati per il basso livello di spettacolarità, essendo un format che spesso e volentieri si riduce ad una lenta marcia verso gli ultimi km, quando i big in genere danno fuoco alle polveri. Sembra difficile pronosticare uno sviluppo di gara diverso da quanto descritto sopra, soprattutto per una probabile tendenza da parte dei tanti pretendenti alla vittoria a controllarsi tra di loro.
Se sarà soltanto la prima delle sfide tra le superpotenze Norvegia e Russia lo decreterà la (durissima) pista del Laura Cross-Country Ski & Biathlon Centre, quel che è certo è che i principali candidati all’oro olimpico sono da ricercare inevitabilmente nei quartetti vichinghi e dei padroni di casa, vuoi per lo strapotere dimostrato dai sudditi di Re Harald V negli ultimi tempi, vuoi per la grande competitività dei russi in tutte le gare, ovviamente aumentata dal fattore campo. L’indiziato n°1 per la medaglia più pregiata non può che essere Petter Northug, potenzialmente in grado di vincere in qualunque format e a caccia della quinta medaglia a cinque cerchi. Il fuoriclasse di Meraker, come di consueto, se ne starà nelle retrovie per preparare al meglio gli ultimi 2km, dove potrebbe giocarsi la vittoria con gli idoli di casa Maxim Vylegzhanin e Alexander Legkov, le due stelle della compagine russa e in grado di prevalere indipendentemente dalla piega che prenderà la gara. Vorrà coronare con un alloro olimpico la sua eccellente stagione Martin Johnsrud Sundby, vincitore del Tour de Ski, primo in Coppa del Mondo ed osso durissimo allo sprint per chiunque, in cui è sensibilmente migliorato negli ultimi mesi. Chi, invece, sembra aver fatto progressi da gigante nelle settimane immediatamente precedenti all’appuntamento olimpico è Dario Cologna, campione mondiale della specialità; il secondo posto di Dobbiaco lo ha riconsegnato ai vertici dopo l’infortunio di ottobre e, in una gara ricca di tatticismi come lo skiathlon, la sua sagacia e la sua classe potrebbero venir fuori nel corso dei 30km. Last, but not the least, il campione olimpico, quel Marcus Hellner di fatto scomparso dalla Coppa del Mondo fino ad una settimana fa (terzo a Dobbiaco) per preparare al meglio i Giochi. Le chance di medaglia, per il 28enne di Gällivare, appaiono maggiori nella 15km a tecnica classica, ma il suo talento gli concede tutte le carte in regola per tentare la difesa del titolo.
Ma i fenomeni annoverati nelle righe precedenti fanno soltanto parte della ristretta cerchia di grandi nomi presenti al via, senza contare lo svariato numero di outsider che potrebbe piazzarsi in zona medaglia. Oltre alle ‘seconde linee’ russo-norvegesi (Ilia Chernousov, Sjur Røthe), non può essere sottovalutata la squadra tedesca, che schiera su tutti l’argento di Vancouver 2010, il veterano Tobias Angerer e Hannes Dotzler. Pronta a dare fastidio anche la coppia canadese formata da Alex Harvey e Ivan Babikov, così come l’austriaco Johannes Duerr (recente terzo al Tour de Ski) e il francese Maurice Manificat, mentre non sembra il terreno di caccia adatto per Alexey Poltoranin.
Dal terzetto azzurro ci si attende quanto meno lo stesso atteggiamento combattivo tenuto da Marina Piller nello skiathlon femminil, che ha portato alla sappadina un dignitoso 16esimo posto, con qualche rammarico. In Roland Clara e Giorgio Di Centa saranno riposte le speranze azzurre per un soddisfacente esordio olimpico, che possa infondere gli stimoli giusti al resto della comitiva italiana del fondo. Entrambi si presentano al cancelletto di partenza con un grosso punto interrogativo sul proprio stato di forma, vuoi per mancanza di competizioni ad alto livello negli ultimi due mesi (Clara), vuoi per i recenti problemi alla schiena (Di Centa). A prescindere dalle condizioni fisiche, però, il loro obiettivo massimo sembra essere l’ingresso nella top ten; inoltre, un Clara in fiducia potrebbe tentare di attaccare in solitaria sulle ultime rampe, qualora restasse nel gruppo di testa fino alla fine. Farà il suo debutto ai Giochi Olimpici, invece, la giovane promessa Francesco De Fabiani, al via con l’entusiasmo di chi si appresta a vivere per la prima volta le emozioni della rassegna a cinque cerchi.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com