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Calcio femminile, criteri qualificazione Mondiali 2023: regolamento complicato per le seconde. Le prime staccano il pass diretto

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Finalmente si ricomincia. Da Trieste torna in scena la Nazionale italiana di calcio femminile nelle qualificazioni ai Mondiali in programma nell’estate del 2023 in Australia e Nuova Zelanda. Lo stadio ‘Nereo Rocco’ ospiterà venerdì 17 settembre (17.30, diretta tv su Rai2) la sfida con la Moldova, primo impegno per l’Italia nel Gruppo G contro la stessa avversaria battuta 5-0 nel settembre 2017 a La Spezia al debutto delle qualificazioni al Mondiale francese, nel giorno dell’esordio di Milena Bertolini sulla panchina delle azzurre.

L’Italia, che nel girone dovrà affrontare Svizzera, Romania, Croazia e Lituania, giocherà per la prima volta nella sua storia in territorio triestino, mentre quello con la Moldova sarà il terzo confronto tra le due compagini dopo i successi di Gama e compagne nelle due gare delle qualificazioni al Mondiale del 2019 (5-0 a La Spezia, 3-1 a Vadul lui Voda).

Ma quali sono i criteri di qualificazione alla fase finale e come vengono considerate le seconde classificate dei raggruppamenti? Vediamo di fare un po’ di chiarezza con questa sorta di guida.

CRITERI DI QUALIFICAZIONE AI MONDIALI 2023 CALCIO FEMMINILE

Alle qualificazioni prenderanno parte 51 squadre. Al termine di questa fase, undici squadre verranno ammesse alla fase finale dei Mondiali 2023. Le qualificazioni sono composte di due turni:

  • Gironi di qualificazione: le 51 nazionali sono divise in nove gironi, tre da cinque squadre e sei da sei. Ogni gruppo è giocato con il formato del girone all’italiana con partite di andata e ritorno. Le nove vincitrici dei gironi si qualificano direttamente per la fase finale, mentre le seconde classificate (senza considerare il risultato ottenuto contro la sesta classificata) si giocano la partecipazione alla fase successiva nella fase dei play-off.
  • Play-off: le sei peggiori seconde classificate si qualificano per il primo turno ad eliminazione diretta con partite di andata e ritorno per determinare le tre squadre che si uniranno alle tre migliori seconde classificate già qualificate al secondo turno. Anche il secondo turno è ad eliminazione diretta con partite di andata e ritorno. Le due squadre vincitrici meglio classificate si qualificheranno direttamente alla fase finale mentre la terza classificata si qualificherà per il play-off intercontinentale.

 

In caso di parità di punti tra due o più squadre di uno stesso gruppo, le posizioni in classifica vengono determinate prendendo in considerazione, nell’ordine, i seguenti criteri:

  • maggiore numero di punti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  • migliore differenza reti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  • maggiore numero di reti segnate negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);
  • maggiore numero di reti segnate in trasferta negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa), valido solo per il turno di qualificazione a gironi;
  • se, dopo aver applicato i primi quattro criteri, ci sono squadre ancora in parità di punti, i criteri dall’1 al 4 si riapplicano alle sole squadre in questione. Se continua a persistere la parità, si procede con i criteri, ovvero:
    – migliore differenza reti;
    – maggiore numero di reti segnate;
    – maggiore numero di reti segnate in trasferta (valido solo per il turno di qualificazione a gironi);
    – maggiore numero di vittorie nel girone;
    – maggiore numero di vittorie in trasferta nel girone;
    – classifica del fair play (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per doppia ammonizione = 3 punti);
    – posizione nel ranking UEFA al momento del sorteggio.

 

Per determinare le tre migliori seconde classificate, i risultati ottenuti contro le squadre classificate al sesto posto non vengono considerati e pesano, nell’ordine, i seguenti criteri:

  • migliore differenza reti;
  • maggiore numero di reti segnate;
  • maggiore numero di reti segnate in trasferta (valido solo per il turno di qualificazione a gironi);
  • maggiore numero di vittorie nel girone;
  • maggiore numero di vittorie in trasferta nel girone;
  • classifica del fair play (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per doppia ammonizione = 3 punti);
  • posizione nel ranking UEFA al momento del sorteggio.
  • Nei play-off la squadra che segna più reti nelle due partite si qualifica alla fase finale[2]. Se al termine delle due partite le due squadre sono in parità di reti segnate si giocano i tempi supplementari; e, in caso di ulteriore parità al termine dei tempi supplementari, si calciano i tiri di rigore

 

Per determinare le due vincitrici dei play-off, si considerano i punti ottenuti nella fase a gironi e nei play-off; se sussiste parità tra due o più squadre si tiene conto, nell’ordine, dei seguenti criteri:

  • migliore differenza reti;
  • maggiore numero di reti segnate;
  • maggiore numero di reti segnate in trasferta (valido solo per il turno di qualificazione a gironi);
  • maggiore numero di vittorie;
  • maggiore numero di vittorie in trasferta;
  • classifica del fair play (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per doppia ammonizione = 3 punti);
  • posizione nel ranking UEFA al momento del sorteggio.

 

Da questa spiegazione si può dedurre quanto la necessità di conquistare la prima posizione nel proprio girone sia importante per evitare calcoli o le forche caudine dei play-off con confronti insidiosi e tutt’altro che scontati. L’obiettivo delle azzurre sarà ovviamente questo, per replicare quanto fatto nelle qualificazioni ai Mondiali 2019 in Francia, dove poi la Nazionale ha regalato prestazioni di un certo rilievo.

Foto: LaPresse

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