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Tennis, Lloyd Harris: “E’ tempo di mettere da parte i Big 3 e che la generazione giovane prenda il controllo”
Cambiamento nel tennis di vertice? Lo si sente nominare, ma solo adesso sta arrivando, un po’ perché la tenuta fisica dei Big 3 (Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic) non sempre è al massimo per ragioni anagrafiche, un po’ perché l’intera generazione di mezzo non è riuscita a scalzare loro tre (e, in passato, anche Andy Murray, che è stato a pieno titolo parte del quartetto dei grandi prima dei problemi fisici).
Il sudafricano Lloyd Harris (arrivato ai quarti agli US Open), che due ne ha incontrati e uno (Nadal) l’ha battuto, ponendo anche fine al suo 2021, ritiene che ormai sia davvero tempo per il sorgere di nuove stelle. Queste le sue parole a Tennishead, poi riprese da Puntodebreak: “E’ un po’ che se ne parla. E’ stato difficile per la generazione giovane farsi strada negli Slam. Djokovic è stato inafferrabile fino all’ultimo match. Penso gli sia capitato un avversario difficilissimo per quel giorno. Medvedev ha giocato un ottimo tennis e questo riflette in qualche modo i nuovi“.
Sugli altri: “Zverev ha vinto l’oro olimpico, Medvedev il Masters 1000 in Canada… questi giovani stanno davvero sfondando. Se vedi la top 50, c’è più gioventù che negli ultimi vent’anni. Per dire, Auger-Aliassime ha fatto una grande corsa (semifinale US Open, N.d.R.), Hurkacz ha vinto a Miami, Ruud ha conquistato tre titoli. Questa nuova generazione sta crescendo bene, e sono ragazzi con cui sono cresciuto“.
Altro dato osservato dal numero 31 del mondo: “E’ incredibile come siamo tutti lì, a un anno l’uno dall’altro dalla classe 1996 a quella 1998. Li conosco da tempo, eravamo in competizione già a livello junior ed è bello vedere molti di noi progredire. E’ tempo di mettere da parte i Big 3 e dar modo alla generazione giovane di prendere il suo posto“.
Foto: LaPresse