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MotoGP, Valentino Rossi e Francesco Bagnaia: un ideale passaggio di consegne a Misano
Non è ancora dato a sapersi cosa succederà domani a Misano, ma le qualifiche del Gran Premio di San Marino, quattordicesimo e quintultimo appuntamento del Mondiale MotoGP 2021, assomigliano molto ad un ideale “passaggio di consegne”. Valentino Rossi, alla penultima apparizione sulla pista intitolata a Marco Simoncelli (si correrà ancora il 24 ottobre con la denominazione di Gran Premio dell’Emilia Romagna) sembra lasciare ufficialmente spazio al suo giovane “figlioccio” Francesco Bagnaia.
“Pecco”, dopotutto, è una gemma uscita dalla VR46 Academy e oggi ha ribadito a tutti come sia ormai una certezza della classe regina, ad ogni livello. Dopo lo splendido weekend di Aragon, concluso con pole position e vittoria di spessore, il portacolori del team Ducati Factory oggi ha lasciato tutti a bocca aperta, dominando la scena nella Q2 sulla pista romagnola. Il passaggio di consegne del quale parlavamo in precedenza, inoltre, viene acuito in maniera sensibile guardando la classifica.
Primo il numero 63 della Ducati, ventitreesimo e penultimo Valentino Rossi. Contando che alle sue spalle (a soli 131 millesimi) non rimane che Andrea Dovizioso, ancora alle prese con la ruggine di 10 mesi senza MotoGP, il risultato del “Dottore” è ancor più significativo. Suo malgrado. C’è uno schieramento intero che, ora come ora, separa Bagnaia e il nativo di Tavullia ma, viceversa, c’è un mondo intero che divide i due piloti di casa nostra.
Inutile girarci attorno. Valentino Rossi non è stato solo una leggenda del Motomondiale, con 9 titoli e 115 GP vinti. Il pesarese ha smosso una Nazione e un mondo intero. Non solo è tifato ovunque, è idolatrato in ogni angolo del globo terracqueo. Un colosso, un totem, che ha segnato un’era di oltre 25 anni, che sarà quasi impossibile anche solo da avvicinare. Anzi, togliamo pure il “quasi”. Lo stesso Bagnaia lo ha ammesso più volte. Nessuno potrà mai lontanamente imitare quello che ha fatto il portacolori del team Yamaha Petronas, ma si potrà comunque provare a dare sempre il proprio massimo ogni volta e trasmettere la propria passione per le moto. Questo, in soldoni, il riassunto del pensiero del ducatista.
Per il torinese il “macigno” di uscire dall’ombra di Valentino Rossi lo accompagnerà ancora a lungo, ma stiamo parlando di un centauro e di un uomo molto intelligente, che sa come muoversi e, soprattutto, sa quali sono i suoi pregi e difetti. Percorrere la propria strada con gli insegnamenti di una leggenda come il numero 46 più famoso del mondo, mantenendo i piedi per terra e cercando sempre di ottenere grandi risultati. Proprio come accaduto con la pole position di oggi, un ottimo viatico in vista della gara di domani, perchè il passaggio di testimone possa portare sempre più a grandi traguardi in pista, ma senza dimenticarsi di tutto ciò che circonda il Circus della MotoGP.
Credit: MotoGP.com Press