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L’Italia caput mundi premiata al Quirinale. Mattarella: “Avete onorato la Bandiera”. Malagò: “Un onore indossare questa maglia”

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Il 23 settembre è la giornata degli atleti olimpici e paralimpici italiani. Le spedizioni azzurre di Tokyo sono arrivate al Quirinale con cinque pullman scoperti e griffati ‘ItaliaTeam – Stupor Mundi’, incontrando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il Premier Mario Draghi. Un incontro dovuto per rendere omaggio agli atleti che hanno portato in alto il tricolore durante questi mesi, dopo la bellissima estate che hanno regalato a tutto il Paese con 109 medaglie complessive tra Olimpiadi e Paralimpiadi.

Tanti i doni portati al Presidente Mattarella; in primis, la restituzione delle bandiere sollevata durante la cerimonia d’apertura e di chiusura dei Giochi, corredata dalle firme di tutti i medagliati in Giappone, consegnate da Jessica Rossi ed Elia Viviani per le Olimpiadi e da Bebe Vio e Federico Morlacchi per le Paralimpiadi; come dei veri e propri Re Magi, i quattro eroi della staffetta 4×100 Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta hanno consegnato il testimone che ha tagliato per primo il traguardo nella gara olimpica e, a chiudere, un libro di fotografie portato da Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contraffatto, artefici dello storico podio tutto azzurro nei 100 metri paralimpici. 

MALAGÒ: “GIOCHI SIMBOLO DI UNA NAZIONALE MULTIETNICA E INTEGRATA – Il pomeriggio è stato aperto da Giovanni Malagò, Presidente del Coni: “Il 23 giugno, quando venimmo qui nella casa degli italiani, parlai della volontà della squadra italiana che avrebbe voluto rivedere le stelle. Ma io ricordo bene anche le parole del suo discorso. Lei parlò due volte dell’onore. La prima ricordando agli atleti che era un onore indossare la maglia tricolore, ma ancora in più era l’onore con cui avrebbero servito la Bandiera e regalato agli italiani un momento di orgoglio: è successo. Ed il merito è tutto loro di una spedizione da record“.

Malagò continua, sottolineando come questi Giochi abbiano unito l’Italia da Nord a Sud e anche da altri Stati, sottolineando la natura multietnica del nostro Paese: “Non c’è mai stata un’edizione olimpica con 40 medaglie. Non c’è mai stata un’edizione con tutte le Regioni a medaglia. Non era mai successo che tutti gli azzurri fossero nati in tutti i Continenti, simbolo di una Nazionale multietnica ed integrata. Gli atleti hanno sentito sulla loro pelle un impegno aggiuntivo, perché gareggiavamo per l’intera Nazione italiana“. 

Impossibile non passare sul periodo storico vissuto, con il Covid che ha sconvolto le vite di tutti, anche degli atleti: “Ma questa enfasi non deve dimenticare dove eravamo, con quello che ha implicato la restrizione degli allenamenti in epoca di pandemia e di Covid, e non ultimo gareggiare senza pubblico. La squadra si è compattata, abbiamo fatto di necessità virtù. Questo ha trascinato delle energie impensabili. Non abbiamo mai dato nessuna indicazione, avevamo solo messo nello zainetto la bandiera tricolore. Tutti gli atleti non vedevano l’ora di andare a prendere quella bandiera e sventolarla” . Ma i risultati di Tokyo vogliono essere soltanto un inizio: “Siamo già proiettati sulle Olimpiadi di Pechino e Parigi, consci dell’eredità sportiva dei risultati ma anche ciò che hanno implicato queste meravigliose vittorie di Tokyo. Oggi tanti balconi sono rivestiti del nostro Tricolore: questa è la medaglia più bella. I ragazzi sono stati più che mai fratelli e sorelle d’Italia“.

PANCALLI: “UN GRAZIE A MATTARELLA, CI HA SEMPRE SOSTENUTO” – Subito dopo, ha preso la parola anche Luca Pancalli, Segretario Generale del Comitato Paralimpico Europeo: “Il 23 giugno quella bandiera si caricò del peso di tutti i sogni, le speranze e le ambizioni. Oggi la riconsegniamo carica di 69 medaglie, ma non con meno sogni e speranze, perché guardiamo già a Pechino e Parigi. Va fatto un grande applauso agli atleti, unici protagonisti di queste imprese“.

Pancalli non smette di ringraziare Sergio Mattarella, che ha sempre sostenuto lo sport paralimpico: “Lei, dall’inizio del suo mandato, non ha fatto mai mancare l’affetto nei confronti del mondo paralimpico. Questa vicinanza ci ha aiutato ad andare avanti ed ha rappresentato uno sprone. E’ stata storica la risposta che è avvenuta dal Paese, persone normali che si sono innamorate del mondo paralimpico e tantissimi ci stanno chiedendo come iniziare a fare sport. Il 23 giugno guardavamo a Tokyo come la luce in fondo al tunnel dell’umanità, e così è stato. Il silenzio assordante nello stadio è stato compensato dalle lacrime e dalla gioia degli atleti. Abbiamo fatto breccia nel cuore degli italiani, ma spero non commuovendo. Noi non vogliamo commuovere, ma smuovere. Noi cerchiamo la comprensione di quello che c’è dietro la preparazione del mondo paralimpico“.

Pancalli spera che questi risultati possano portare ad una svolta per il mondo paralimpico: “E’ stata un’edizione da record per le medaglie e anche per l’età media degli azzurri. Tolta Roma 1960, non paragonabile per numero di partecipanti, è stata la spedizione migliore di sempre. Mai avrei immaginato nella mia vita di vedere giornali e tv aprire le prime pagine con i nostri atleti. Si vede che stiamo cambiando culturalmente il Paese. Il processo riformatore che abbiamo messo in atto è inarrestabile. Sono consapevole che i riflettori si spegneranno, ma spero che Tokyo abbia fatto capire quanto ci sia ancora da fare per garantire le pari opportunità e garantire i diritti di cittadinanza delle persone disabili.

MATTARELLA: “MOMENTI IN CUI LO SPORT ASSUME UN LIVELLO PIÙ ALTO” – In chiusura, il Presidente Mattarella, che ha consegnato personalmente a ciascun atleta la medaglia d’argento: “Grazie a tutti voi per aver reso onore alla Bandiera durante i Giochi. Avete raggiunto traguardi di grandissimo prestigio e avete emozionato gli italiani. Questo è uno di quei momenti in cui lo sport assume un ruolo più alto. Si è sentito ben interpretato, coinvolto. Siete stati un simbolo. Avevo chiesto a Pancalli di vincere una medaglia in più rispetto alle Olimpiadi, perché quelle medaglie aiuteranno tanti ragazzi disabili ad avvicinarsi allo sport. E’ stata una grande estate per il nostro sport. Questo comporta il merito non solo dei protagonisti, ma anche di staff e persone che hanno contribuito a questi risultati. E’ stata davvero un’estate di grande prestigio. Vi ho seguito costantemente e vi ho guardato molto in tv quando in Italia era giorno“.

Mattarella ha sottolineato come tutte queste piccole, grandi imprese possano essere delle cose da raccontare e per dare spunto ai ragazzi: “All’apertura dell’anno scolastico ho ricordato l’oro di Jacobs e quello della staffetta 4×100. Tanti hanno emozionato, come la staffetta 4×100 sl di nuoto o l’argento di Vanessa Ferrari. Ho ricordato anche la tripletta dei 100 metri alle Paralimpiadi: complimenti ad Ambra Sabatini, la più giovane medagliata. La scena tra Tamberi e Barshim è stata splendida: un gesto di vero valore sportivo. L’oro e l’argento di Bebe Vio è stato un grande successo sulle avversità. Al di là delle medaglie, abbiamo visto tante altre prestazioni di grande importanza. Ne ricordo una per tutte, la finale di Federica Pellegrini. Concludo col complimento migliore che possa farvi: siete stati squadra, avete manifestato amicizia tra di voi. Avete indotto la gente a praticare lo sport: grazie per tutto questo”. 

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