Sochi 2014, speed skating: la musica non cambia, vince Wüst. Prima medaglia per la Russia

La colonna sonora della Adler Arena è idealmente l’inno olandese. Anche se le premiazioni non si svolgono all’interno della struttura, infatti, i pattinatori Oranje si sono dimostrati i migliori in queste prime due giornate. Dopo la tripletta maschile di ieri, infatti, Ireen Wüst ha dominato dall’inizio alla fine la prova dei 3.000 metri al femminile, imponendosi in 4’00″34. La pattinatrice dei Paesi Bassi ha mostrato una costanza insolita nel settore femminile, tornando a vincere l’oro in questa distanza otto anni dopo quello di Torino. In totale, la Wüst conta ormai quattro medaglie olimpiche, di cui tre d’oro: a Vancouver, infatti, vinse i 1.500 metri, distanza nella quale partirà con i favori del pronostico anche in questa edizione.

Si è arresa all’olandese, invece, la campionessa in carica Martina Sáblíková. La ceca, che ha ottenuto a sua volta la quarta medaglia olimpica della carriera, ha condotto una bella gara, ma sempre alle spalle della campionessa olimpica in tutti i rilievi cronometrici. Il tempo finale segna 1″61 di ritardo per Sáblíková, visibilmente delusa in un primo momento, ma poi più che mai festante al momento della cerimonia dei fiori.

Finalmente è arrivata la prima medaglia per la squadra di casa, la Russia. Olga Graf, infatti, si è piazzata al terzo posto con 3″13 di ritardo dalla vincitrice, andando anche oltre i pronostici. Dopo tante delusioni da parte di atleti più attesi, la Russia si ritrova così con un primo metallo conquistato da un’atleta che in pochi prevedevano a questi livelli.

Sfiora l’impresa la tedesca Claudia Pechstein, atleta classe 1972 che fece il suo esordio olimpico ad Albertville 1992, ma che quest’oggi si è dovuta accontentare della quarta posizione, con 4″92, davanti all’altra olandese Annouk Van der Weijden. L’azzurra Francesca Lollobrigida ha terminato in ventitreesima posizione a 16″18 dalla Wüst.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com