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MotoGP, GP Americhe 2021. Francesco Bagnaia sogna il tris, impresa riuscita solo a Valentino Rossi negli ultimi 40 anni

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Il Motomondiale fa il proprio ritorno oltreoceano dopo due anni e mezzo. Nella giornata di domenica 3 ottobre, sul tracciato di Austin (Texas), andrà infatti in scena il Gran Premio delle Americhe. Sarà la prima gara iridata a disputarsi nel continente americano dall’aprile 2019, quando la pandemia di Covid-19 non era ancora scoppiata. I centauri ritroveranno quindi un contesto da cui erano assenti da parecchio tempo, dove alcuni di loro non hanno neppure ancora corso nella classe regina.

Chiaramente tutti i riflettori saranno puntati su Fabio Quartararo, che può ormai permettersi di “fare il ragioniere” senza prendersi rischi non necessari, proprio come avvenuto durante l’ultimo giro del GP di San Marino, quando ha rinunciato ad attaccare Francesco Bagnaia, conscio che arrivare secondo e cedere solo 5 lunghezze all’italiano sarebbe stato un risultato comunque favorevole nell’economia della contesa per il titolo iridato. Ormai il ventiduenne francese sta facendo i conti con il pallottoliere, perché sa bene che per laurearsi campione gli sarà sufficiente marcare 53 punti negli ultimi quattro GP. Se poi Pecco non dovesse vincerli tutti, la quota si abbasserebbe  automaticamente.

Insomma, El Diablo può correre sul velluto e accontentarsi di piazzamenti di prestigio senza dover necessariamente spingere al limite delle proprie possibilità. Cionondimeno, Bagnaia non sembra intenzionato ad arrendersi. Le sue possibilità di laurearsi Campione sono ormai estremamente ridotte, ma come si suole dire “l’appetito vien mangiando” e domenica il ventiquattrenne piemontese scenderà in pista per provare a raggiungere un traguardo significativo. Dopo aver finalmente spezzato il tabù della prima vittoria ad Aragon, ne ha raccolta subito una seconda a Misano. In MotoGP nessuno si impone per tre gare di fila ormai da due anni, ovvero da quando Marc Marquez inanellò un filotto di 5 affermazioni tra il GP di San Marino e quello d’Australia del 2019. Non è però questo il dato rivelante, bensì il fatto che se Pecco dovesse trionfare anche ad Austin, diventerebbe il primo italiano capace di vincere 3 GP consecutivi dal 2008, quando l’impresa venne firmata da Valentino Rossi.

Quartararo e Bagnaia rappresentano quindi i principali motivi d’interesse dell’imminente GP delle Americhe, anche perché sono i capofila di Yamaha e Ducati, ingaggiate in un silenzioso corpo a corpo. La Casa di Iwata e quella di Borgo Panigale sono in piena bagarre per il Mondiale costruttori, dove l’azienda italiana ha 13 punti di vantaggio su quella giapponese. Disse bene Davide Brivio lo scorso anno: “In MotoGP il Mondiale costruttori conta il giusto, nel senso che se lo vinci pubblicizzi la cosa, altrimenti non succede nulla”. Verissimo, per Ducati però sarebbe un bel premio conquistarlo, essendo l’unico marchio ad aver vinto con 3 piloti diversi e ad aver mandato a podio ben 5 differenti centauri.

MONDIALE PILOTI (14/18 GP)
234 – QUARTARARO Fabio (Yamaha)
186 – BAGNAIA Francesco (Ducati)
167 – MIR Joan (Suzuki)
141 – ZARCO Johann (Ducati)
140 – MILLER Jack (Ducati)
124 – BINDER Brad (Ktm)
104 – ESPARGARO Aleix (Aprilia)
98 – VIÑALES Maverick (Yamaha/Aprilia)
92 – MARQUEZ Marc (Honda)
87 – OLIVEIRA Miguel (Ktm)

MONDIALE COSTRUTTORI (14/18 GP)
275 – DUCATI
262 – YAMAHA
184 – SUZUKI
178 – KTM
148 – HONDA
105 – APRILIA

MONDIALE TEAM (14/18 GP)
329 – Monster Energy YAMAHA [Factory]
326 – DUCATI Lenovo [Factory]
235 – SUZUKI Ecstar [Factory]
216 – DUCATI Pramac Racing
211 – Red Bull KTM Racing [Factory]
163 – Repsol HONDA [Factory]

Foto: La Presse

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