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Simone Biles: “Avrei dovuto smettere prima delle Olimpiadi. Potevo uscire in barella. Nassar un incubo”

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Avrei dovuto smettere molto prima delle Olimpiadi di Tokyo 2020“. Simone Biles ha pronunciato queste parole in un’intervista concessa al New York Magazine e, naturalmente, stanno facendo discutere nell’universo della ginnastica artistica. La Reginetta della Polvere di Magnesio ha dovuto fare i conti con i Twisties ai Giochi: durante le grandi evoluzioni in aria si sentiva spaesata, perdeva il controllo dello spazio e del tempo, rischiando di cadere malamente e di farsi male. Si era ritirata durante la finale a squadre (alzò bandiera bianca dopo il volteggio, gli USA conquistarono comunque l’argento) e poi prese parte esclusivamente alla finale di specialità alla trave (mettendosi al collo la medaglia di bronzo).

La 24enne è stata molto chiara: “Guardando a quello che ho passato negli ultimi sette anni, non avrei mai dovuto fare parte di un’altra squadra olimpica. Avrei dovuto smettere prima di Tokyo, quando Larry Nassar è stato al centro dell’attenzione per due anni. Era troppo“. La statunitense parla dell’ex medico della Nazionale che ha perpetrato abusi nei confronti di oltre 500 ginnaste e che è stato condannato a 176 anni di carcere. Tra l’altro la pluri-Campionessa Olimpica e del Mondo ha recentemente testimoniato contro l’FBI, accusandolo di non aver ascoltato le vittime.

Simone Biles ha poi proseguito nell’intervista: “Non gli avrei però mai permesso di prendermi qualcosa per cui ho lavorato da quando avevo sei anni. Non gli avrei permesso di portarmi via quella gioia“. La ginnasta si sofferma sulle paure avute durante i Giochi: “Quel giorno sono atterrata in piedi per miracolo, se fosse stata un’altra persona sarebbe uscita in barella. Una volta terminato il volteggio sono andata dal mio allenatore e gli ho detto che non potevo continuare“. Al momento l’atleta è impegnata in un tour di esibizione in giro per gli USA, non si conoscono i suoi piani agonistici per il futuro (sicuramente non sarà ai Mondiali tra tre settimane, da valutare il percorso verso le Olimpiadi di Parigi 2024).

Foto: Lapresse

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