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Novak Djokovic rinuncia al Masters 1000 di Indian Wells. Nel WTA niente Barty, i due tornei senza i numeri uno del mondo
In rapida successione, prima l’organizzazione del BNP Paribas Open (nome commerciale del combined Masters 1000-WTA 1000 Indian Wells) e poi il diretto interessato riportano la notizia: Novak Djokovic non scenderà in campo nel torneo californiano, spostato per questioni di Covid-19 a ottobre.
Così Tommy Haas, il direttore del torneo: “Siamo dispiaciuti che Novak non si unirà a noi al BNP Paribas Open in questo autunno. Speriamo di rivederlo nel Paradiso del Tennis nel prossimo marzo per cercare di fissare il record del sesto titolo nel deserto” (effettivo, dal momento che Indian Wells si trova proprio in una zona desertica). Da parte sua, Djokovic, con una breve nota su Twitter, ribadisce: “Mi dispiace non poter vedere i miei tifosi a Indian Wells e giocare nel deserto, il mio luogo preferito. Spero di vedervi il prossimo anno“.
Si ripete dunque la situazione vista già a Miami, con nessuno dei Big 3 che hanno segnato gli ultimi 18 anni di tennis a prendere il via e, dunque, con il russo Daniil Medvedev che diventa numero 1 del tabellone e il croato Marin Cilic che entra nelle teste di serie. Djokovic non pagherà particolarmente cara la sua assenza, visto che nel 2019 aveva perso al terzo turno (in questo caso sedicesimi di finale) subendo un doppio 6-4 dal tedesco Philipp Kohlschreiber. Avrà 45 punti in meno, che uniti ai 500 che perde già questa settimana lo spediranno, nella classifica dopo Indian Wells, a quota 11588.
Sarà dunque un torneo senza numeri uno nelle due classifiche mondiali, dal momento che anche l’australiana Ashleigh Barty non scenderà in campo nel WTA 1000. Se, però, per l’australiana non è escluso pensare a una stagione finita, per il suo corrispettivo serbo dovrebbe esserci un rientro nei tornei indoor in Europa.
Foto: LaPresse