Slitte
Slittino, il doppio femminile verso Milano-Cortina 2026. Niente da fare per lo slittino su pista naturale
Il comitato esecutivo della FIL, ovvero l’organo di governo internazionale dello slittino, ha deciso di richiedere al Cio l’inclusione del doppio femminile nel programma dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. La volontà è quindi quella di avere piena parità sessuale su pista artificiale. Al tempo stesso, però, sono stati accantonati i piani in merito a eventuali progetti di rendere disciplina olimpica lo slittino su pista naturale.
Le istanze per l’aggiunta di nuovi eventi nel programma della XXV edizione dei Giochi olimpici invernali devono essere presentate al Cio entro novembre 2021. La FIL ha, appunto, optato per perseguire la causa dell’ingresso del doppio femminile, la cui approvazione da parte del Comitato olimpico internazionale è scontata. Infatti aggiungere questa gara consentirebbe di raggiungere la piena parità sessuale nella disciplina.
Oltre alle prove di singolo, il doppio fa parte della famiglia a Cinque cerchi ormai dal 1964. Al riguardo va rimarcato come nessuna regola vietasse di schierare coppie miste, piuttosto che due donne, in quanto la disciplina era ufficialmente “open”. Cionondimeno, la competizione è sempre stata de facto prettamente maschile per ovvie ragioni biologiche legate alla forza muscolare. In tempi recenti si sono visti tandem misti in Coppa del Mondo, presentati però da Paesi privi di velleità, il cui obiettivo era appunto meramente quello di presenziare. Con l’istituzione del doppio femminile, anche le donne avranno la concreta possibilità di competere per tre medaglie come gli uomini, essendo presente da Sochi 2014 anche la prova a squadre.
Al tempo stesso sono stati frantumati i sogni dello slittino su pista naturale, che sperava nel “fattore casalingo” per poter essere inserito nel programma olimpico. L’Italia è infatti una delle due nazioni in cui la disciplina viene maggiormente praticata, ma la FIL ha scosso la testa, ritenendo che non vi siano le condizioni perché il Cio possa davvero considerarne concretamente l’aggiunta.
In primo luogo ci sarebbe il nodo logistico legato al numero di atleti presenti in loco, che aumenterebbe giocoforza, andando a generare problematiche in merito ai dettami dell’ “Agenda 2020+5”, i quali calmierano la quantità di partecipanti ai Giochi. Inoltre, e soprattutto, la criticità dello slittino naturale è rappresentata dalla scarsa distribuzione geografica, in quanto non è praticato granché al di fuori delle valli alpine. Solo la Russia riesce a tenere testa alle due nazioni leader, ovvero Italia e Austria, e il livello dei Paesi extra-europei è ancora troppo basso perché il Comitato olimpico internazionale possa davvero approvarne l’ingresso nel programma dei Giochi della neve e del ghiaccio.
Foto: La Presse