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Ciclismo: stagione finita per Giulio Ciccone. “Servirà un gran lavoro mentale verso il 2022”

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Doveva essere l’annata giusta, quella che l’avrebbe lanciato nell’élite del ciclismo mondiale. Invece la sfortuna si è accanita contro Giulio Ciccone che ha terminato questa stagione anzitempo, rinunciando alla partecipazione al Lombardia di sabato.

Lo scalatore azzurro della Trek-Segafredo aveva grandi ambizioni tra Giro d’Italia e Vuelta di Spagna, in entrambi i Grandi Giri è partito al meglio, facendo vederi sprazzi di vera classe, salvo poi trovarsi costretto al ritiro a causa di due cadute che ne hanno condizionato praticamente tutto il 2021.

Le sue parole: “Per quest’ultimo guaio, ma in generale per come è andata la stagione, l’aspetto morale e mentale è il più complesse da affrontare. L’ho detto a più riprese: contro la cattiva sorte ci puoi fare poco e rimuginare non serve a niente. Voglio dunque focalizzarmi solo su quello che sarà. Prima di pensare al 2022, il mio obiettivo è ristabilirmi completamente. Ogni giorno, dal mio rientro in Italia, sono concentrato su questo. Prima gli esami e la fisioterapia, ora ho aggiunto la bici. Credo sia il modo migliore per reagire. Conto di completare questa fase prima dell’inizio dell’off season, a novembre”. 

Importante un lavoro a livello mentale: “Seguirà un lavoro più di testa, di programmazione e analisi, per rimettere insieme i pezzi della stagione conclusa e fissare i traguardi di quella nuova. Sono molto fiducioso sotto questo punto di vista, perché il lavoro di quest’anno, benché non sia stato ripagato con vittorie, è stato importante. Ho avuto la conferma di essere cresciuto, di aver fatto passi in avanti ma, soprattutto, di avere ancora margine. Ho compreso meglio i miei punti deboli, sui quali devo lavorare, e quelli di forza, sui quali devo insistere”.

Foto: Lapresse

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