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Tennis, Lorenzo Musetti: “Il mio modello è Federer. Ho passato un brutto periodo, non volevo più giocare”

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Lorenzo Musetti sta vivendo un 2021 dai due volti. Dopo un avvio sorprendente, ora il diciannovenne carrarese sta incontrando qualche difficoltà di troppo. Un momento complicato che, vista la sua giovane età, rientra assolutamente nell’ordine delle cose. Dopo gli exploit di Acapulco e Lione ma, soprattutto, essersi trovato avanti due set a zero con Novak Djokovic al Roland Garros, il nostro portacolori ha inanellato una serie di sconfitte consecutive che lo hanno leggermente rallentato.

Il vincitore degli Australiano Open juniores 2019 si è raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, iniziata citando il suo grande punto di riferimento. “Il mio modello è senza dubbio Roger Federer – spiega – Lo studio da tempo e sono un suo grande fan, voglio essere come lui in tutto, sia fuori che dentro dal campo”.

Tornando al presente ed alla sua situazione personale, Lorenzo Musetti rivela: “Ho attraversato un brutto periodo negli ultimi mesi. Mi sono lasciato con la mia ragazza e non volevo più saperne di giocare a tennis. Poi, ho deciso di andare dallo psicologo, e le cose sono andate meglio”.

Nell’ultimo periodo il tennis ha ruotato attorno al possibile Grande Slam di Novak Djokovic. Una impresa leggendaria sfumata solamente nella finale del torneo di New York per mano di Daniil Medvedev. “Nole? L’ho visto agli US Open, credevo che fosse immortale, ma ho capito che anche lui si è dovuto arrendere alla grande pressione. E’ una persona speciale e devo dire che a Flushing Meadows ho fatto il tifo per lui. Speravo riuscisse a completare il Grande Slam. Non ho visto tutta la partita, ammetto di aver dormito, ma fin dall’inizio l’ho visto molto teso. Mi è dispiaciuto per lui, anche se va detto che Daniil Medvedev ha meritato il successo, ha giocato un torneo straordinario”.

Foto: Lapresse

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