Seguici su

MotoGP

MotoGP, Enea Bastianini: “Da Silverstone ho compiuto un enorme passo in avanti, ma non mi fermo. Sulla Moto3…”

Pubblicato

il

Enea Bastianini ormai non sorprende più. Dopo il sesto posto di Aragon, ed il brillante podio nella “sua” Misano, il pilota del team Ducati Avintia Esponsorama, si ripete anche ad Austin, con un altro sesto posto. Dopo un avvio di campionato non semplice, il campione del mondo in carica della Moto2 ha messo in mostra una crescita sensazionale.

La conferma arriva direttamente dalla voce del riminese: “Sono contento, perché da Silverstone ad oggi abbiamo fatto veramente uno step grosso – spiega a motorsport.com – Ogni gara mi sento sempre di più di far parte del gruppo di testa. Penso di potermela giocare sempre nelle prime posizioni. Ad Austin non pensavo di arrivare sesto, perché partivo sedicesimo e su una pista come il COTA sapevo che non era facile rimontare, ma ci sono riuscito”. 

Per Enea Bastianini, il prossimo appuntamento sarà di nuovo laddove ha conquistato il suo primo podio in carriera in MotoGP. A Misano sarà di scena, infatti, il Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy. Ora, per il classe 1997 l’asticella si alza, e si alzerà, gara dopo gara. “Ovviamente l’obiettivo è migliorarsi, quindi fare meglio del terzo posto, ma bisogna essere realisti, perché ogni weekend è a sé e le condizioni saranno diverse. Correndo il 24 ottobre sicuramente sarà più fresco. Vedremo dove saremo quando torneremo a Misano, ma ci proveremo”.

La domenica di Austin, oltre alle splendide gare di MotoGP e Moto2, ha messo in scena l’ennesima pagina poco edificante della Moto3, con una caduta terrificante ma, fortunatamente, senza conseguenze. Enea Bastianini, da ex della categoria, dice la sua: “Deniz Oncu lo avrei sospeso fino alla fine del campionato. Per me il turco è stato veramente aggressivo, ma quello normalmente è il suo stile. Ho seguito la Moto3 e mi sembra leggermente sopra le righe in tutte le gare. Sono manovre che bisognerebbe evitare, ma ricordo bene che quando si è più giovani si è anche più incoscienti”.

Il romagnolo conclude la sua analisi: “Con tutto quello che è già successo quest’anno, bisogna prestare più attenzione. Per me non è stato giusto neppure fare una gara di cinque giri, perché sappiamo bene che chi sa di poter arrivare davanti avrebbe fatto qualcosina in più per riuscirci, aumentando i rischi. Le cose sono cambiate? Quando correvo io c’era qualche pilota che andava un po’ fuori dalle righe, ma non tanto come stiamo vedendo negli ultimi due o tre anni”.

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità