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Formula 1

F1, Toto Wolff: “Non dobbiamo rischiare sul fronte affidabilità. Il quarto motore per Hamilton è una possibilità”

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La lunga volata per il titolo iridato in Formula Uno è già cominciata ed una delle chiavi in tal senso potrebbe essere legata alla gestione dei motori Mercedes sulla vettura di Lewis Hamilton. Il fuoriclasse britannico dovrà infatti con ogni probabilità montare prossimamente la quarta power-unit stagionale, andando in penalità e partendo dal fondo della griglia in uno degli ultimi 7 GP dell’anno (come Max Verstappen a Sochi).

Stiamo guardando e studiando tutti i parametri vitali delle power unit a disposizione di Lewis, dobbiamo essere certi di non rischiare nulla sul fronte dell’affidabilità. Un cambio di power unit comporta un handicap in parte recuperabile con una buona gara, un secondo o un terzo posto limitano molto i dannispiega Toto Wolff – Ma un ritiro sarebbe un duro colpo per la classifica generale. Quindi il quarto motore è una possibilità, ma bisogna capire dove può essere strategico procedere alla sostituzione”, dichiara il team principal campione del mondo in carica a Sky Sports F1.

Nelle edizioni precedenti sia per noi che per Lewis sulla pista di Istanbul Park sono arrivati risultati importanti – prosegue Toto, proiettandosi al GP di Turchia di questo weekend – Ricordo che Lewis su questa pista fu protagonista di una gara incredibile già in GP2, alla sua prima corsa su questo circuito. Ma ormai abbiamo visto che i margini sono davvero ridotti, quindi è difficile sbilanciarsi. Di sicuro sono molto curioso di vedere come si evolverà questo campionato nella sua fase finale“.

Wolff ha poi commentato il calendario 2022, in cui si svolgeranno ben 8 Sprint Race: I fine settimana con la gara sprint hanno indubbiamente un vantaggio sul fronte commerciale, poiché il venerdì diventa una giornata più intensa grazie alle qualifiche, sabato abbiamo una gara e domenica il Gran Premio. Ma non sono un grande fan della gara sprint per come è ora nella giornata di sabato, c’è poco da guadagnare e molto da rischiare, perché il punteggio è molto basso e non vuoi certo ritrovarti in fondo alla griglia di domenica. Forse andrebbe rivisto il sistema di attribuzione dei punti, o la lunghezza della gara. Se alla fine ciò che conta è la partenza, possiamo fare solo due giri…”, conclude il manager austriaco.

Foto: LiveMedia/Dppi – LPS

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