Formula 1
F1, pista con più grip a Istanbul. Cosa è cambiato rispetto al 2020
Il Mondiale di F1 torna in Turchia per il sedicesimo atto del 2021, una nuova sfida per la leadership del campionato tra l’olandese Max Verstappen (Red Bull) ed il britannico Lewis Hamilton (Mercedes). Quest’ultimo è stato il migliore in entrambe le libere che si sono disputate quest’oggi, dominando la scena sulle monoposto austriache e sulla Ferrari che ha mostrato un ottimo passo.
Il circuito non è nuovo nel calendario della massima formula, ma è cambiato molto rispetto alla passata stagione. Gli organizzatori hanno lavorato duramente per modificare l’asfalto che aveva creato problemi nel 2020. La pioggia aveva reso quasi impraticabile il circuito turco che anche quest’anno non avrebbe dovuto accogliere il ‘Circus’.
I piloti, sin dal primo giro della FP1, hanno riportato un netto aumento del grip. La condizione ha permesso di abbassare drasticamente i tempi che sono scesi di oltre 4 secondi, una situazione che è stata aiutata da una superficie più ‘rugosa’ e da delle mescole più morbide. Pirelli ha portato ad Istanbul la C2 (hard/bianca), la C3 (medium/gialla) e la C4 (soft/rossa), uno step dopo l’esperimento dello scorso novembre quando la casa milanese non aveva voluto rischiare vista l’assenza di dati nell’autodromo turco.
Al momento non abbiamo potuto avere un riscontro in condizioni di bagnato. Mario Isola, responsabile Pirelli per il Mondiale di F1 ed i suoi uomini non sembrano preoccupati per una situazione che potrebbe verificarsi in qualifica ed in gara. La scelta delle mescole di Pirelli ed il lavoro dell’impianto turco che ha completamente ‘ripulito’ l’asfalto sembrano quindi scongiurare una replica di quello che accadde nel 2020 quando la F1 si è trovata sul punto di non poter correre.
Foto: LaPresse