Record del mondo nel libero, record del mondo nel totale. Si è presentata in questo modo Kamila Valieva, fuoriclasse assoluta del pattinaggio di figura alla prima competizione tra i grandi. L’atleta russa ha infatti vinto per dispersione la gara femminile del Finlandia Trophy, rassegna andata in scena questo fine settimana alla Metro Areena di Espoo, realizzando una performance di livello stellare, destinata a crescere ulteriormente nel corso della stagione.
L’allieva di Eteri Tutberidze ha mandato totalmente in estasi il pubblico presente sugli spalti confezionando una prova imbastita da tre salti quadrupli di estrema qualità, nello specifico un salchow e due meravigliosi toeloop, combinati rispettivamente con il triplo toeloop e, in zona bonus, con euler/triplo salchow. Seppur commettendo un errore nel triplo axel, eseguito con caduta come accaduto nello short, la nativa di Kazan ha sciorinato qualità a palate nel resto degli elementi, snocciolando un triplo loop, un triplo lutz e un triplo flip agganciato al triplo toeoop, oltre che tre trottole letteralmente maestose, chiamate chiaramente di livello 4 come la sequenza di passi.
Dimostrando di essere entrata ancora più in confidenza con le ostiche note del “Bolero” di Ravel, la pattinatrice ha dunque conquistato nel segmento 174.31 (102.81, 72.41) per 249.24, spodestando alla prima uscita i record delle compagne di allenamento Alexandra Trusova (166.62 nel libero) e di Alena Kostornaia (247.59 nel totale). Come inizio non c’è male.
A debita distanza si è piazzata una sempre ottima Elizaveta Tuktamysheva, anche oggi artefice di una prestazione senza grandi sbavature composta da due tripli axel – uno agganciato al doppio toeloop sul quarto, l’altro singolo – più altri cinque tripli tra cui due lutz di cui uno realizzato in sequenza con il doppio axel raggiungendo 151.77 (78.55, 73.22) per 233.30, quindici punti in più di Alena Kostornaia, ancora in fase di costruzione e rimasta leggermente indietro a causa di una partenza non facile dettata da due sbavature nel triplo axel inaugurale corto di rotazione e nel triplo lutz, salti viziati da due vistosi step out, fattore che ha inchiodato il suo punteggio in zona 140.22 (71.48, 68.74) per 218.33.
Tante note positive poi dalle concorrenti fuori dai confini russi, con la quarta posizione accaparrata dalla consistente belga Loena Hendrickx con il terzo libero del lotto e il nuovo personal best di 143.25 (73.91, 69.34) per 212.07, la quinta della “neo” georgiana Anastasia Gubanova con 134.41 (69.93, 64.84) per 203.91 e, soprattutto, la settima dell’estone Eva-Lotta Kiibus, per la prima volta in carriera sopra i 200 con 137.51 (73.17, 64.34) per 202.04. Abbiamo visto gare peggiori.
CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE FEMMINILE
Foto: LaPresse