Oltre Cinquecerchi
Calcio a 5, Europei: il “Pagellone” del trionfo azzurro
Le giornate successive ad una vittoria, si sa, sono sempre le più dolci; quelle in cui si realizza l’impresa compiuta, il risultato ottenuto e si comincia a capire il peso e la portata di quanto si è fatto.
Sono passati undici lunghi anni dal nostro primo trionfo e finalmente siamo tornati ad alzare il trofeo continentale più ambito.
Ecco quindi le pagelle che i 14 azzurri si sono meritati durante tutto l’arco della kermesse in terra belga:
Mammarella, voto 9.5: Nel suo ruolo è probabilmente il migliore del mondo. “Guanto d’oro” inizia con un errore il suo Europeo, ma da grande portiere qual è si riscatta e con i suoi gesti atletici ci spinge sino alla vittoria togliendosi anche la soddisfazione del gol, nel match stradominato contro l’Azerbaijan. Le sue mani sulla coppa.
Miarelli, voto 6: nella rassegna continentale c’è anche qualche minuto per lui. Entra quando la pratica per l’accesso ai quarti di finale è già archiviata, ma pure lui realizza direttamente dalla sua porta. Un uomo squadra importantissimo negli equilibri di spogliatoio.
Murilo, voto 7: parte in sordina, ma rivela tutte le sue potenzialità durante l’arco del torneo. Un tutto-fare preziosissimo per la causa di Menichelli; addirittura goleador nella finalissima contro la Russia
Giasson, voto 7: se c’è da fare a sportellate con gli attaccanti avversari lui c’è sempre. E’ bravissimo nel garantire coperture preventive, raddoppi, qualora fossero necessari, ed a rilanciare l’azione. Un gol da non dimenticare, quello del 3-1 a Gustavo.
Ercolessi, voto 6.5: uno degli elementi essenziali, all’interno di un meccanismo complicato come può essere quello delle rotazioni. Quando entra in campo è sempre sul pezzo, non importa che sia per un minuto o per tutta la partita.
Leggiero, voto 6,5: bravo come al solito a ritagliarsi uno spazio nello scacchiere azzurro. Sa come farsi rispettare anche su questi palcoscenici internazionali utilizzando tutta la sagacia e l’esperienza di cui dispone.
Saad, voto 7: non incanta dal punto di vista della bellezza tecnica assoluta; ma il fuoriclasse del Barcellona ha sempre sotto occhio il pallino del gioco della nazionale del Bel Paese. Con il suo sinistro telecomandato disegna schemi da calcio d’angolo mandando più volte in porta i compagni e si sacrifica anche lui quando c’è da soffrire.
De Luca, voto 6,5: quando entra dalla panchina, seppur poco impiegato, te ne accorgi subito. Il suo talento gli consente di cambiare subito ritmo e di risultare comunque importante per questa rosa vincente.
Merlim, voto 8: cerca sempre di puntare in dribbiling il suo diretto avversario per far saltare l’apparato difensivo dei rivali, contro cui l’Italia si misura. Da una sua giocata parte la rimonta, poi tramutata in vittoria, ai danni del Portogallo. Non c’è solo questo comunque, per un giocatore dal rendimento altissimo durante tutta la kermesse.
Lima, voto 10: Il capitano. Il condottiero. Difensore, assistman, goleador; in una parola: spaziale. Gli azzurri partono male in questo Europeo (sconfitta 2-3 Slovenia) e lui allora si carica sulle sue spalle molte responsabilità dando l’esempio ed aiutando sempre il compagno in difficoltà.
Vampeta, voto 6,5: te lo aspetti ad ispirare la manovra, eppure si reiventa grazie alla sua grande intelligenza calcistica. Lo trovi ad aiutare i compagni con un abnorme spirito di abnegazione, soprattutto quando c’è da opporsi, come vertice alto del rombo difensivo, alla vista dei “Portiero di movimento” degli avversari.
Honorio, voto 6,5: come per Vampeta, anche lui è bravo a dare il suo contributo nonostante un Europeo (forse) non da prima stella. E’ utilissimo però, nel rubare palloni e contrastare, a volte usando le maniere forti, gli avversari offrendo ulteriore copertura alla porta di Mammarella.
Fortino, voto 9: che attaccante lì davanti. Lotta, prende spazio, difende palla, fa salire la squadra, segna, assiste e ripiega. Un bomber coi controfiocchi per la squadra di Menichelli. Eccezionale.
Romano, 8.5: se gli avessero detto un anno fa dal letto di ospedale, per la rottura del crociato, che sarebbe risorto andando a prendersi il titolo europeo, con i suoi compagni, non vi avrebbe creduto. Ma la forza di volontà spesso ti fa scattare dentro una molla, dall’impronosticabile forza. Dalla banda laterale taglia verso l’area di rigore per realizzare gol pesanti e godersi il trionfo finale.
Menichelli, voto 10: come un abile alchimista smonta e rimonta la nazionale non perdendo mai il filo del discorso. Nonostante la sconfitta iniziale, prosegue sicuro nella sua idea di futsal supportato da un gruppo con grande carattere e forte personalità plasmato proprio dal mister più bravo del Vecchio Continente.
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michele.cassano@olimpiazzurra.com
Foto:cassella_nazionale italiana futsal_facebook