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Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, inizia la stagione dell’Italia. Le speranze e le flebili chance di medaglia alle Olimpiadi Invernali

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Ancora pochi giorni e la stagione dell’Italia di pattinaggio artistico entrerà, a tutti gli effetti, nel vivo. Dal ghiaccio di Las Vegas infatti, Daniel Grassl farà il suo esordio ufficiale nel circuito ISU Grand Prix 2021-2022, partecipando alla tappa inaugurale, Skate America, in programma dal 22 al 24 ottobre.

Sarà dunque il diciannovenne altoatesino a inaugurare un’annata sportiva promettente per i colori azzurri che, come sappiamo, culminerà con le attesissime Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 dove, con le speranze di medaglie ridotte sotto i minimi termini, il vero obiettivo sarà quello di centrare la top 10 in tutte le tre competizioni in cui l’Italia sarà presente, dunque singolo maschile, coppie e danza, tre specialità con tre situazioni molto diverse.

Sì perché guardando in avanti, dunque al prossimo quadriennio, proprio nell’individuale maschile l’Italia potrà giocarsi le sue carte nella rassegna a cinque cerchi casalinga, quella di Milano-Cortina 2026, con pattinatori di altissimo profilo come appunto Grassl, Gabriele Frangipani e Matteo Rizzo pronti ad andare all’attacco dopo il solito ricambio generazionale.

Lo stesso discorso, purtroppo, non si può applicare per la danza, in cui verosimilmente dopo più di vent’anni si spezzerà la catena di continuità che aveva contraddistinto il nostro vivaio, sempre pronto nel cosiddetto cambio della guardia, per non parlare delle coppie d’artistico (dove ci vorrà chiaramente molto tempo per replicare quanto di eccezionale fatto precedentemente a PyeongChang 2018) e del singolo femminile, arrivato all’anno zero a seguito della mancata qualifica olimpica.

Per svariate ragioni dunque, le nostre “Olimpiadi” saranno i Campionati Europei che si svolgeranno a Tallinn (Estonia) dal 10 al 16 gennaio. In questa competizione infatti si potrà tentare di spingere l’acceleratore dove possibile (in primis nel singolo maschile con la possibilità di centrare anche più di una posizione sul podio e cercando di rimanere sulla scia della top 3 nelle coppie e nella danza) e, contemporaneamente, far crescere le seconde linee, in modo da non far ingolfare una macchina che negli ultimi mesi ha subito delle battute d’arresto preoccupanti.

In tal senso sarà di estremo interesse il Gran Premio D’Italia, la terza tappa del Grand Prix pianificata a Torino dal 5 al 7 novembre: proprio in quell’occasione debutteranno, oltre a un pattinatore in enorme crescita come Gabriele Frangipani e una Lara Naki Gutmann pronta al riscatto dopo la dèbacle del Nebelhorn Trophy, anche Carolina Moscheni-Francesco Fioretti e Sara Conti-Niccolò Macii, coppia d’artistico di enorme prospetto attualmente terza in ordine gerarchico ma motivata a ribaltare i pronostici catturando l’attenzione, come già fatto in parte negli scorsi mesi.

Sarà dunque certamente un’Italia a due corsie, nettamente meno forte rispetto alla spedizione di PyeongChang, con alcuni talenti splendenti e altre personalità a cui si dovrà dare il giusto spazio e tempo per valutarne fino in fondo le potenzialità. Si comincia.

Foto: Colombo Pier

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