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Salvatore Maresca, l’uomo del debutto vincente: finale mondiale, occhi sul podio. Marco Lodadio, la sfortuna dei millesimi continua

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Fuori dalla Finale delle Olimpiadi di Tokyo 2020 per 167 millesimi. Fuori dalla Finale dei Mondiali 2021 per 66 millesimi. Sempre primo degli esclusi, sempre per un’inezia, sempre in Giappone (prima nella capitale, poi a Kitakyushu), sempre estromesso all’ultimo respiro (prima da Amir Sait Said, poi da Vinzenz Hoeck). Marco Lodadio non è stato certamente fortunato negli ultimi due mesi. A dire il vero non lo è stato nell’ultimo anno e mezzo: prima la pandemia che rinvia i Giochi proprio quando era al top della forma, poi un’operazione alla spalla e un recupero decisamente problematico dall’intervento chirurgico, tanto che ritorna in gara soltanto a ridosso della rassegna a cinque cerchi.

Nella tanto attesa competizione commette qualche sbavatura e resta fuori dai magnifici otto, dopo aver vinto ben due medaglie iridate agli anelli (argento nel 2019, bronzo nel 2018) prima che l’emergenza sanitaria rivoluzionasse il globo. Il romano non avrà la possibilità di conquistare il terzo alloro consecutivo (salvo eventuali rinunce di che lo precede e che facciano valere il suo status di prima riserva) e non è riuscito a riscattare la delusione di Tokyo, ma deve avere la consapevolezza che si tratta di un’altra tappa di passaggio verso una futura rinascita: in condizioni di forma tutt’altro che ottimali ha dimostrato di essere comunque ai vertici, quando avrà modo di mettere nelle gambe più gare e ancora più ore di allenamento sicuramente parleremo di altro.

Salvatore Maresca, invece, non smette di stupire. L’uomo degli esordi: agli Europei di aprile aveva conquistato la medaglia di bronzo al debutto continentale; ai suoi primi Mondiali vola subito in finale, in maniera convincente. Il campano ha agito da vero Thor: qualche piccola e giustificata incertezza c’è stata sul castello, ma ha saputo agire con la sfrontatezza dell’atleta navigato e ha strappato il settimo punteggio (14.666, alla pari del britannico Courtney Tulloch). Tutti i pretendenti alle medaglie sono racchiusi in un fazzoletto, dunque si potrebbe sperare in una nuova magia.

Il 28enne non era qualificato alle Olimpiadi e dopo l’exploit di Basilea si era subito messo in carreggiata per questa competizione, facendo subito centro ed entrando tra i migliori otto. L’appetito vien mangiando e la fame è tanto quando sei alla tua prima vera stagione da protagonista sulle scene internazionali. Il cinese Lan Xingyu ha dimostrato tutta la sua superiorità (15.266), ma gli altri finalisti sono molto vicini tra loro: il cinese Zhang Boheng (14.866), l’austriaco Vinzenz Hoeck (14.766), il russo Grigorii Klimentev (14.766), il turco Ibrahim Colak (14.766 per il Campione del Mondo), il canadese William Emard (14.733).

Foto: Simone Ferraro/FGI

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