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Ciclismo
Ciclismo, Alejandro Valverde: “Questa generazione di corridori vola, ma non credo che avranno prestazioni durature”
Alcuni giorni fa l’annuncio: Alejandro Valverde lascerà il mondo del ciclismo agonistico al termine della stagione 2022. Il 41enne murciano ha deciso di dar seguito per un’altra stagione e poi lasciarsi tutto alle spalle, lui che aveva cominciato nel periodo dei trionfi di Lance Armstrong al Tour de France e di Paolo Bettini nelle corse di un giorno, amico/rivale quest’ultimo sulle strade delle Classiche.
Ecco che Valverde ha il ‘privilegio’ di essere passato da una generazione di ciclisti all’altra potendo comprendere quale sia la differenza caratterizzante. “Ora ottenere vittorie è molto più difficile. Prima era complicato, ma ora lo è molto di più. Non ne ho conquistate tante quanto prima, ma ho fatto dei secondi posti. Ho ottenuto buoni risultati, facendo una buona Volta a Catalunya e un notevole Giro dei Paesi Baschi. Alla Vuelta a España mi sentivo molto bene fino a quando non sono caduto. A fine stagione le mie sensazioni al Lombardia erano molto positive, lottando con i migliori. Vincere è molto difficile, ma sono quasi al livello di chi sta vincendo. Per questo continuerò ancora un anno“, le parole dell’iberico durante il podcast El Maillot (riportate da cyclingpro.net).
Entrando nel dettaglio dei corridori che si stanno mettendo particolarmente in luce in questo periodo storico, l’idea del El Imbatido è molto chiara: “Roglic e Pogacar monopolizzano le gare migliori, le hanno vinte quasi tutte. Il resto sono vittorie di corridori veloci. Tra loro due e Alaphilippe hanno condiviso la stragrande maggioranza delle vittorie. Tutti sono più preparati. C’è una generazione di corridori tra i 20 e i 25 anni che vola, vanno super veloci ed è già dura vincere per 30 corridori. Non so se questi corridori saranno particolarmente longevi, perché psicologicamente c’è molto stress a livello di allenamento. Tutto ciò ha un prezzo, e non credo che questi avranno avranno le stesse prestazioni che hanno ora a 30 o a 32 anni“.
Una programmazione dunque che a detta del campione spagnolo potrebbe prestare il fianco a una performance non mantenuta negli anni, cosa che invece lui è stato capace di gestire in maniera incredibile. Relativamente al 2022, Valverde ha analizzato come si strutturerà la Movistar: “Sono partiti buoni corridori, come Miguel Angel López, che ha contribuito con vittorie ed è stato un corridore solido, ma ne stanno arrivando altri come Alex Aramburu o Gorka Izagirre, che stanno andando molto bene e stanno ottenendo vittorie. Inoltre, i giovani come Cortina o Mas devono continuare a crescere. Faremo una buona stagione“.
Foto: Valerio Origo