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NASCAR, provvedimento disciplinare nei confronti di Kyle Busch dopo Martinsville

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Kyle Busch dovrà completare un procedimento di sensibilità in vista della stagione 2022 della NASCAR Cup Series dopo aver accusato Brad Keselowski al termine dell’Elimination Race di Martinsville di settimana scorsa. 

Il #18 del Gibbs Racing, secondo all’arrivo e di conseguenza eliminato dai Playoffs, ha criticato nel post-gara il comportamento del rivale di casa Penske. Il campione 2012 ha più volte toccato il pilota del Gibbs Racing negli ultimi giri, un atteggiamento che non è stato gradito dal portacolori di Toyota.

Il nativo di Las Vegas ha utilizzato l’epiteto ‘ritardato’ scatenando parecchie polemiche. Come accaduto in passato per Hailie Deegan, ragazza che milita nella NASCAR Truck Series, anche il due volte campione dovrà effettuare questo processo di sensibilizzazione al termine del 2021.

Busch si è scusato sui social per le dichiarazioni con un commento su ‘Twitter’: “In una delle mie interviste post-gara ho usato una parola che non dovrei mai usare e voglio scusarmi per questo”. La NASCAR è molto attenta all’atteggiamento dei propri piloti. Ricorderete infatti il ‘caso’ di Kyle Larson che per una stagione è stato sospeso dalla categoria per aver utilizzato un epiteto raziale in una competizione virtuale. L’attuale #5 di Hendrick Motorsport è tornato quest’anno nella seguitissima realtà america e settimana ha l’occasione di giocarsi il titolo nel Championship 4.

Foto: LaPresse

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