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Tennis, Jannik Sinner: “Dispiace aver perso la top10. In Davis voglio giocare bene, farò l’ATP Cup”
Scuro in volto è Jannik Sinner al termine della sfida di ieri contro Andy Murray. La vittoria dell’ex n.1 del mondo nel secondo turno dell’ATP di Stoccolma è valsa l’uscita dalla top-10 al nostro portacolori ed è stato il secondo ko consecutivo nella prima uscita di un torneo dopo quanto accaduto a Parigi-Bercy contro lo spagnolo Carlos Alcaraz.
Un Sinner apparso decisamente stanco sia fisicamente che mentalmente, lontano da quello che era stato a tratti devastante ad Anversa e a Vienna. “È stato un match difficile e particolare, anche e soprattutto per le condizioni di gioco: palle pesanti e scorrevoli, campo molto veloce, non fattori usuali di questi tempi. Ho parlato un po’ con Andy nello spogliatoio ed entrambi abbiamo avuto le stesse sensazioni. Lui ha giocato molto bene, solidissimo da dietro specialmente con il rovescio estremamente piatto, che mi ha reso difficile aprirmi l’angolo da quel lato. Anche dalla parte del dritto è stato complesso spalancare il campo, perché lui si è mosso davvero bene“, le parole dell’altoatesino.
Allargando il discorso, Jannik ha parlato delle ultime battute d’arresto: “Mi sono incastrato dopo il match di Vienna con Tiafoe, ma in generale le cose non mi sono girate benissimo da quel momento. Ho perso 7-6 7-5 con Alcaraz a Parigi, 7-6 6-3 con Murray ieri, può succedere. Sono molto dispiaciuto perché quando credi al 100% in ciò che fai e non riesci a raggiungere l’obiettivo ci resti male. Mi dispiace aver perso la top-10 proprio all’ultima palla, ma devo guardare avanti“.
Un’annata che comunque gli ha consentito di scalare la classifica ulteriormente e di fare esperienza: “È stato un anno buono, ho vinto quattro tornei, fatto una finale in un Mille, due semifinali nei Cinquecento. Ho giocato alcuni tornei per la prima volta e l’anno prossimo saprò come affrontare meglio certe situazioni. Avrei sperato in un finale diverso, perché l’obiettivo di giocare le Finals era chiaro e presente nella mente di tutti noi, ma se guardo alla stagione nel complesso non posso non essere soddisfatto“.
E dunque si guarda al futuro in termini di lavoro da fare e di programmazione: “Devo sistemare il servizio, il gioco a rete, vorrei imparare a variare un po’ di più la strategia, a mischiare le carte. Ma ho solo vent’anni, devo migliorare in tutto, credo in definitiva che il segreto stia nel fare bene le cose semplici, riuscire a perfezionare quello che mi riesce già bene. Volerò a Nizza, da lì sabato andrò a Torino in macchina. Sarò riserva, ma ovviamente mi allenerò, anche perché la Davis, che voglio giocare bene, si disputerà sugli stessi campi. Quindi inizierò a pensare alla prossima stagione. Non avrò molto tempo per prepararla dopo la Davis: credo giocherò l’ATP Cup e l’Open d’Australia, poi farò un blocco di preparazione prima di andare a Indian Wells. Naturalmente ne farò uno anche prima dell’inizio del 2022, ma non sarà sufficiente“, ha spiegato l’azzurro (fonte: Ubitennis).
Foto: LaPresse