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Tennis, Jannik Sinner arrivato col fiato corto a fine stagione: 66 match, 16 da fine settembre ad oggi

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Il ko nel secondo turno di Stoccolma contro Andy Murray ha presumibilmente chiuso il 2021 di Jannik Sinner. Il ventenne di Sesto Pusteria, dopo una lunga rincorsa che ha toccato il suo apice con l’ingresso nella top 10 mondiale con il nono posto due settimane fa, ha di colpo esaurito la sua spinta, con il ko con Carlos Alcaraz a Parigi-Bercy che lo ha estromesso dalle ATP Finals che partiranno questa domenica a Torino.

Una situazione ribaltatasi a centottanta gradi dalla semifinale di Vienna con Frances Tiafoe, esattamente dal momento in cui servì per il successo. Prima l’incredibile recupero dell’americano, seguito dalle sconfitte con Alcaraz e con Murray: tre sconfitte consecutive che potrebbero far pensare, ad un occhio poco attento, ad una piccola crisi di risultati. Ma bisogna analizzare anche un altro fattore, quello della stanchezza accumulata durante quest’annata.

Il match di ieri con Murray è stato il numero 66 del 2021 di Jannik, tanti per uno che a gennaio ne contava soltanto 51: in undici mesi ha più che raddoppiato il counter delle sue partite in carriera. Arrivando a quota 117, sempre più vicino al traguardo di 150 che aveva fissato Riccardo Piatti per diventare un ‘giocatore vero’.

Da tenere conto che di queste 66 partite giocate nel corso del 2021, quasi un quarto di queste, sedici, si sono svolte da fine settembre ad oggi. Dopo una pausa al termine degli US Open, Jannik è stato impegnato nei tornei ogni settimana per rincorrere le ATP Finals. Sofia, Indian Wells, Anversa, Vienna e Parigi-Bercy prima di Stoccolma: un vero e proprio rush per raggiungere Matteo Berrettini a Torino, che ha pagato con un periodo di tennis celestiale nel torneo belga e per lunghi tratti di quello austriaco.

Alla lunga però il fisico chiede il conto, e con il ko con Tiafoe le energie potrebbero essere venute meno anche per una questione mentale, con il sogno del Master di fine anno diventato prima difficile (a Parigi-Bercy) e poi impossibile (a Stoccolma). Il suo rimane pur sempre un 2021 da incorniciare, con quattro tornei in bacheca e la prima finale Masters1000 della carriera. Ora però c’è da tirare un minimo il fiato e ricaricare le batterie per l’ultimo grande impegno della sua stagione, la Coppa Davis che inizierà il prossimo 25 novembre.

Foto: LaPresse

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