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MotoGP, Valentino Rossi: “Io come Jim Morrison. I ragazzi della VR46 la mia eredità”

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E’ qui la festa? Valencia come Tavullia oggi più che mai nel giorno in cui Valentino Rossi ha deciso di lasciare e di appendere il casco al chiodo. Una marea gialla ha accolto e festeggiato l’ultimo atto del ‘Dottore’ nella chiusura di un 2021in MotoGP che ha incoronato Fabio Quartararo, cresciuto a ‘Pane e Valentino”.

Il Circus in modi diversi ha voluto tributare qualcosa al nove volte iridato, tra gigantografie e filmati di vario genere. Tuttavia, per Rossi l’interpretazione dell’ultimo weekend della carriera è stata quella del professionista al 100%, fino all’ultimo metro. E’ con questo spirito che il decimo posto odierno si è tramutato in realtà.

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Oggi mi sono sentito come Jim Morrison e ho voluto festeggiare in modo particolare. E’ stato davvero un bel weekend perché tutti mi hanno fatto delle bellissime sorprese. Sono contento di aver fatto una bella gara e di aver chiuso. E’ questa la cosa che mi fa godere maggiormente“, le parole di Valentino ai microfoni di Sky Sport.

Ho vissuto questo fine settimana nel mio stile. Tanti hanno cercato di farmi piangere, ma questa doveva essere una festa. Smettere, in realtà, è una scusa solo per fare un po’ di casino e magari smetto l’anno prossimo (sorride). Sono fiero di aver fatto una bella prestazione“, ha aggiunto il campione nostrano.

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Tanti i tributi, si diceva, tra cui anche i caschi dei ragazzi dell’Academy VR46 (che hanno scelto una grafica legata ai trionfi del ’46’): “E’ stata una cosa bellissima vederli, loro sono la mia eredità. Posso dire quindi di lasciare soddisfatto per quello che quest’ultimo GP mi ha riservato“.

Foto: LaPresse

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