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ATP Finals, Novak Djokovic in versione diesel batte Casper Ruud

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CI mette un po’ a carburare, ma alla fine arriva l’ennesimo debutto vincente alle ATP Finals di Novak Djokovic. Il numero 1 al mondo si sbarazza in due set del norvegese Casper Ruud per 7-6 6-2 in poco più di un’ora e mezza; se la prima frazione ci ha regalato per lunghi tratti un match equilibrato, alla lunga Nole ha alzato i giri del motore, come un vero e proprio diesel, balzando subito in vetta al girone verde.

All’inizio ci si potrebbe aspettare un Ruud che accusa un minimo di tensione, ma invece risponde in maniera sprint, che si procura una palla break con due vincenti di dritto e la concretizza con un pallonetto che mette in ginocchio Djokovic. Il serbo non inizia bene con la prima di servizio, ma anche il norvegese non ottiene moltissimo; contro il miglior giocatore in risposta del circuito è un delitto e viene rimontato sul tre pari. Sul 5-4 Nole ha due chance di portarsi a casa il set, ma la prima viene sprecata mentre la seconda è annullata da un ottimo Ruud. Si va al tie-break, dove il serbo alza il livello degli scambi e con un gran punto si prende di forza la prima frazione in un’ora.

Il norvegese appare un po’ suonato dall’aver perso una frazione giocata ottimamente, in cui pochi al mondo avrebbero potuto batterlo. Ma purtroppo, in un torneo del genere dove si sfidano i migliori, devi tener conto che ogni minimo spiraglio concesso può essere letale. E Ruud ne risente, iniziando con qualche errore di troppo che regala immediatamente il break a Djokovic. Il numero 1 del mondo sente l’odore del sangue e gioca sulle insicurezze dell’avversario, dopo aver ritrovato confidenza con il servizio scambio dopo scambio: altro break e partita conclusa, perdendo soltanto due punti al servizio nel secondo set.

Dopo un inizio choc, per Nole i numeri al servizio si sono alzati di molto, rasentando l’eccellenza soprattutto con la prima, con cui conclude con un ottimo 35/39 (6/14 con la seconda) contornato da 10 ace ed una sola palla break concessa, quella risalente al primo game e concretizzata da Ruud. Che invece, dall’altra parte, è molto vulnerabile in battuta, perdendo 31 punti su 69. A parità di vincenti, 23 a testa, fa meglio Djokovic contenendo gli errori, 13 contro i 20 del suo avversario.

Foto: LaPresse

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