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Golf, il PGA Tour si sposta in Georgia per The RSM Classic sull’isola di Saint Simon

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Concluso lo Houston Open, il PGA Tour rimane nel sud degli Stati Uniti, spostandosi in Georgia per l’appuntamento annuale con The RSM Classic sull’isola di Saint Simon. Nella scorsa stagione ad imporsi fu Robert Streb al playoff contro un vero specialista di questo torneo, Kevin Kisner, già vincitore di questo evento e ben 5 volte in top10. Kisner sarà tra i favoriti anche quest’anno, essendo anche detentore del punteggio più basso sul percorso, o forse sarebbe meglio dire sui percorsi. La grande particolarità di questo torneo infatti è che i primi due round vengono giocati su due tracciati diversi, il Plantation Course e il Seaside Course che ospita poi il terzo e il quarto giro.

Nonostante alcune delle più grandi stelle del panorama internazionale siano impegnate nel contemporaneo DP World Tour Championship, gran finale dello European Tour, il field del RSM Classic è di tutto rispetto. Balzano subito all’occhio i nomi del sudafricano Louis Oosthuizen e dell’americano Harris English, rispettivamente numero 9 e 12 dell’Ordine di merito Mondiale. Tra i grandi protagonisti troveremo sicuramente anche altri due golfisti a stelle e strisce come Scottie Scheffler, reduce da un secondo posto in Texas e Webb Simpson, due volte secondo in questo evento. Da tenere sotto stretta osservazione anche l‘australiano Cameron Smith, il cileno Joaquin Niemann, il canadese Corey Conners e lo svedese Alex Noren.

Il Seaside Course del Sea Island Golf Course è un PAR 70 di 7,055 yards. Percorso ridisegnato da Tom Fazio nel 1999, è un tracciato abbastanza “classico”, dove non è necessariamente richiesta grande distanza dal tee, a cui va preferita una migliore accuratezza anche a causa dei tanti ostacoli d’acqua presenti in molte buche. I green sono molto generosi e sulla carta molto semplici da raggiungere, ma essendo situato a pochi metri dall’Oceano Atlantico, l’insidia vento è sempre dietro l’angolo.

Il Plantation Course è invece un PAR 72 di7,060 yards. Percorso molto breve, ma insidioso. Dovrebbe comunque permettere score molto bassi nonostante la presenza di ostacoli d’acqua in metà delle buche e green meno abbondanti rispetto al Seaside.

Foto: LaPresse

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