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F1, perché l’opzione che Max Verstappen cambi la power-unit e venga penalizzato a Jeddah non va affatto scartata

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Il Mondiale di Formula Uno entra ufficialmente nel rush finale. Siamo ormai pronti ad alzare il sipario sul fine settimana del Gran Premio dell’Arabia Saudita, ventunesimo e penultimo appuntamento della stagione 2021. La vibrante stagione 2021. La storica stagione 2021. La indimenticabile stagione 2021. No, non abbiamo messo troppa enfasi, il duello per il titolo tra Max Verstappen e Lewis Hamilton sta scrivendo una pagina indelebile della epopea del motorsport e, aspetto ancor più importante, tutto dovrà ancora essere scritto e definito.

Dopo il weekend di Losail, i punti di distacco tra i due rivali sono scesi a quota 8, per cui il sette volte campione del mondo vuole mettere ancor più pressione al suo giovane avversario. Saranno i dettagli a decidere la battaglia? Un sorpasso? Un piazzamento? Tante variabili, ovviamente, ma ce n’è una sopra ogni altra cosa: la gestione delle Power Unit delle due monoposto. Proviamo a fare un po’ il punto della situazione.

Da un lato Lewis Hamilton è pronto a montare nuovamente il suo super-motore che ha dominato la scena ad Interlagos. L’affidabilità, come ha spiegato perfettamente Toto Wolff, non è certa, la sensazione è che la scuderia di Brackley da San Paolo in avanti abbia deciso per l'”all in” ufficiale, unico modo per mettere i bastoni tra le ruote al lanciatissimo Max Verstappen. Il “Re Nero”, quindi, a Jeddah avrà a disposizione un propulsore di potenza estrema e molto più fresco di quello del rivale.

L’olandese lo sa, la situazione da questo punto di vista pende decisamente a favore nel nativo di Stevenage. “Super Max” ha a disposizione un motore che continua a macinare chilometri sin dal Gran Premio di Russia. Se, come pare, la Red Bull vorrà portarlo fino ad Abu Dhabi, completerà ben otto Gran Premi. Una mole di lavoro davvero impressionante. Com’è ben noto, quindi, la potenza del suo motore sarà in calo, a differenza di quello di Lewis Hamilton che potrà esprimersi al proprio massimo fino alla fine.

Arriverà, dunque, il nuovo cambio nel team di Milton Keynes? L’opportunità ci sarebbe, ma il circuito di Jeddah (e anche quello di Abu Dhabi) sconsiglierebbe questa scelta. Per quale motivo? Il tracciato saudita, infatti, è cittadino. Velocissimo, certo, (si parla di una media di oltre 250kmh, quasi come a Monza) ma i muretti ravvicinati renderanno i sorpassi pressoché impossibili.

Cambiare la Power Unit in questa occasione, quindi, renderebbe la rimonta da centro gruppo veramente complicata, anche per un fuoriclasse come l’olandese. La sensazione, nettissima, è che se la Red Bull non abbia deciso la sostituzione tra Brasile e Qatar, non avverrà più. Con rischi annessi e connessi. La tappa di Jeddah segnerà un punto, forse, decisivo dell’annata. Saranno i motori a decidere la battaglia tra Lewis Hamilton e Max Verstappen? Lo inizieremo a capire già dal prossimo weekend, in una sfida verso il titolo che, giorno dopo giorno, sembra sempre più avvincente ed emozionate.

Foto: Lapresse

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