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Scacchi, Ian Nepomniachtchi: “Partita folle, non avevo idea di cosa stesse succedendo”. Carlsen: “Ho deciso di forzare la patta”

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Un’autentica battaglia: questa è stata la seconda partita del match tra Magnus Carlsen e Ian Nepomniachtchi. Per almeno una trentina di mosse è sembrato che tra il norvegese e il russo uno dei due potesse dare una svolta improvvisa alla sfida per il Campionato del Mondo. Dalla Catalana, infatti, è emerso un confronto molto tagliente, finito però in parità.

I due giocatori sono apparsi piuttosto stanchi in conferenza stampa, in maniera peraltro comprensibile dopo che queste quattro ore e mezza alla scacchiera hanno assunto qualsiasi aria possibile. Nepomniachtchi è stato abbastanza chiaro: “La partita è stata veramente folle, non avevo la minima idea di cosa stesse succedendo sulla scacchiera. Ho ancora sentimenti contrastanti“.

Interpellato circa il cosa fare per fermare il flusso dei pensieri, il russo ha detto semplicemente: “Nulla. Puoi uscire a fare una camminata e ascoltare musica, ma i tuoi pensieri sono sempre sulla partita“. Carlsen è stato breve e conciso: “Preparare la prossima partita“.

“Nepo”, inoltre, a specifica domanda di Mike Klein di chess.com circa il godersi i lussi di Dubai come sfidante ha risposto: “Mi curo più degli scacchi che d’altro, anche se dovrei godermi questo luogo in qualche modo“.

Molte discussioni si sono invece incentrate più sul lato tecnico, con Nepomniachtchi e Carlsen interpellati largamente in merito all’utilizzo della Catalana e ai momenti più cruciali in apertura. Il russo: “Non credo che abbiamo giocato bene questa partita tanto interessante e altrettanto caotica“. E rivela di non aver dormito bene nella notte. Il norvegese: “Avrei potuto giocare diversamente alla decima mossa, la diciottesima di Nepomniachtchi, Cac5, mi ha sorpreso. Più avanti la mia posizione è migliorata, anche se con poco tempo e senza vedere una via chiara per la vittoria ho deciso di forzare la patta. Se prima non fossi stato peggio, forse avrei giocato diversamente il finale“.

Foto: FIDE / Eric Rosen

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