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Tennis, Novak Djokovic: “Mi rivedo in Jannik Sinner e Carlos Alcaraz”
Novak Djokovic chiuderà anche quest’anno in testa al ranking ATP, dimostrandosi ancora una volta uno dei migliori tennisti della storia, grazie anche alla sua ossessione verso lo sport e alla sua voglia di migliorarsi continuamente, apprendendo dai migliori.
Nole è infatti amico di molti campioni del presente e del passato, non solo del tennis, avendo così occasione di confrontarsi su diversi temi e accrescere il proprio bagaglio culturale. “Sono una persona che ascolta, mi piace il confronto, chiedere consigli – ha detto Djokovic, nelle parole riportate dal sito livetennis – Naturalmente li accetto sempre dai miei più cari e vicini, mi conoscono meglio di chiunque altro e i loro consigli arrivano sempre nei momenti opportuni, è sempre proprio quello che ho bisogno di sentire”.
Tra i suoi punti di riferimento anche il pallavolista Vanja Grbic, che ha a lungo militato anche in Italia tra Padova, Cuneo, Roma e Latina. “Vanja è una persona che stimo molto, ho un rapporto molto piacevole con lui. È estremamente intelligente, uno sportivo di successo, un grande campione e una leggenda dello sport serbo. Ha condiviso con me la saggezza sia per lo sport che per la vita. È famoso per essere un impavido lottatore, alla massima intensità e devozione per il suo sport. Confrontarsi con lui è importante”.
Djokovic a 34 anni sta entrando nella parte finale della propria carriera, ma ha già individuato i suoi successori, riconoscendo le lodi di due tennisti giovani ma già in rampa di lancio. “Riconosco in qualche modo parti di me in alcuni dei giovani più forti, alcune caratteristiche che avevo in gioventù: fiducia in me stesso, consapevolezza, tanta voglia di vincere, passione e devozione per lo sport. Li vedo in Alcaraz, così come in Sinner, e anche Zverev quando muoveva i primi passi importanti nei tornei”.
Foto: LaPresse