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Coppa Davis, decisiva la sconfitta di Lorenzo Sonego, ma non va crocifisso. In futuro potremo provare a vincerla

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Una sconfitta che fa male, non ci sono dubbi. L’Italia esce di scena nei quarti di finale di Coppa Davis 2021 e l’ha fatto contro la Croazia: 2-1 per il balcanici che forti del doppio n.1 del mondo formato da Mektic e da Pavic hanno ottenuto il punto decisivo.

Si sapeva alla vigilia che l’all-in italiano era sui due singolari e se Jannik Sinner è stato strepitoso per intensità contro Marin Cilic, vincendo in rimonta per 3-6 7-6 (4) 6-3, lo stesso non si può dire per Lorenzo Sonego opposto a Borna Gojo (n.279 del ranking). Una prestazione sottotono di Sonego che segue un po’ quella contro il colombiano Nicolás Mejía, vinta dall’azzurro al terzo set.

Qualcosa non è andata per il verso giusto e il piemontese, contrariamente alle previsioni, ha sottoperformato al cospetto di un giocatore di buon livello, ma che si è trovato davanti la brutta copia del giocatore capace di arrivare in Finale l’anno scorso a Vienna oppure alle semifinali degli Internazionali d’Italia.

Il suo ko, quindi, è stato decisivo nella misura in cui si temeva visto che purtroppo l’Italia, ora come ora, non ha tra le sue fila un doppio a livello di quello croato su cui però è necessario lavorare e non improvvisarlo nel momento della competizione. Sonego, però, non va assolutamente crocifisso perché si sa quanto e come la Davis non perdoni e dia modo anche a tennisti di medio livello di esaltarsi. La Nazionale, da questo punto, di vista deve arricchirsi anche di un duo solido nel circuito per far sì che nell’atto finale si possa essere preparati.

Foto: LPS

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