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F1, Mario Isola: “Il tracciato di Jeddah sarà l’incognita più grande di tutta la stagione a livello di gomme”

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Si entra ufficialmente nel rush finale del Mondiale di Formula Uno 2021. Da oggi, a domenica 12 dicembre, sapremo chi sarà il nuovo campione del mondo. Max Verstappen o Lewis Hamilton? Saranno i Gran Premi di Arabia Saudita e Abu Dhabi e dircelo. Per il momento concentriamoci sul tappa d’esordio della gara saudita. Si correrà sul circuito cittadino di Jeddah, una pista con un lay-out davvero particolare. Si correrà tra i muretti ma con una velocità media di oltre 250kmh.

Per questo appuntamento Pirelli ha scelto di portare le seguenti mescole: Pirelli PZero White Hard C2, Pirelli PZero Yellow Medium C3 e Pirelli PZero Red Soft C4 ovvero le mescole centrali della gamma. La Casa della P lunga ha deciso di non rischiare, dato che si va ad affrontare un circuito nuovo di zecca e mai provato in precedenza.

Jeddah si tratta del secondo circuito inedito dopo Losail, anche se si tratta di due tracciati sono completamente diversi in termini di stress sugli pneumatici. A differenza della pista qatariota, quella saudita è una sfida ancora più ricca di incognite, dato che non ci sono dati su cui basarsi. Il tracciato, che si sviluppa lungo la costa per una lunghezza complessiva di 6,174 chilometri e ha 27 curve (record del calendario). La numero 13 è una delle più impegnative: dato che è verso sinistra con un banking di 12 gradi che dovrebbe sottoporre gli pneumatici a forze G molto elevate. Con un lay-out simile, le gomme saranno costantemente al lavoro.

La gara si disputerà in notturna, con la partenza alle 20:30 ora locale (le ore 18.30 in Italila). Di conseguenza, le variazioni di temperatura dell’asfalto saranno diverse dal solito, con oscillazioni importanti tra una sessione e l’altra. FP1 e FP3 si svolgono appena prima del tramonto, quindi solo le FP2 del venerdì e le qualifiche del sabato, in programma per le 20:00, avranno condizioni rappresentative della gara.

L’analisi di Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli: “Jeddah rappresenta forse l’incognita più grande di quest’anno dato che la pista è stata completata pochissimo tempo prima della gara, di conseguenza possiamo contare solo sulle simulazioni fornite da F1 e dai team e su altre informazioni che siamo riusciti a raccogliere per stabilire la nomination delle mescole. Questo circuito cittadino sembra essere diverso da ogni altro visto finora. L’alta velocità e l’alternarsi di curve veloci giocheranno sicuramente un ruolo importante nel determinare il comportamento degli pneumatici. Jeddah ha più curve di qualsiasi altra pista in calendario e una di queste, la 13, ha anche un banking di 12 gradi, quindi ci sono un bel po’ di fattori che terranno i pneumatici costantemente impegnati”.

Foto: Lapresse

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