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Coppa Davis 2021, Daniil Medvedev: “Sono pronto per Cilic. Gojo ha fatto un lavoro pazzesco”
Dopo la Germania e prima della Croazia, è tempo di parlare per Daniil Medvedev. Il numero 2 del mondo guiderà il team russo in finale di Coppa Davis, conquistata con due successi molto netti in singolare, suo e di Andrey Rublev. Inutile a quel punto il doppio, anche se disputato per sostanziale onor di firma.
Queste le parole del vincitore degli US Open alla stampa a Madrid: “Nulla è facile, è la Coppa Davis. Anche se, senza dubbio, se si vedono i punteggi di oggi, sono stati due singolari dominati, e io fino all’ultimo gioco non ho concesso palle break. Ma nulla è facile. Ho visto Andrey in tv, ha giocato con molta fiducia. Fino al 4-4 del primo set il mio avversario stava giocando a un ottimo livello, colpendo in modo incredibile. Poi ha avuto un gioco peggiore, con meno prime e più errori, ed è stata la chiave. Siamo freschi per la finale“.
Sui festeggiamenti: “Se devo essere onesto, se vuoi celebrare dopo la partita, fallo divertendoti. Nel nostro team è simpatico vedere i nostri allenatori spagnoli parlare in russo. Sanno poche parole. Quello di Karen (Khachanov, N.d.R.) sa solo dire “calma, calma”. Fa sempre così, in qualunque situazione. Quando Cristiano Ronaldo giocava al Real Madrid, era solito fare questo quando esultava. Per questo l’abbiamo fatto, chissà perché è stato incompreso“.
Sul suo storico di polemiche in questo senso: “Qualunque cosa faccio, specie sul campo, è più che nella mia vita normale, sono pure emozioni. Nella vita sono molto calmo. Sul campo c’è molta adrenalina nelle mie vene. Odio perdere. Ho meno tempo ed energia in quei momenti per prepararmi e pensare. Mi faccio guidare dalle emozioni, a volte buone a volte cattive. In altre occasioni non ho voluto provocare deliberatamente il pubblico. Quando giochi una partita, puoi avere la gente contro, 50-50 o a favore. […] Tra le cose più difficili dell’attuale generazione c’è la comparazione con Federer e Nadal. Sono due delle persone più giuste e limpide della storia del tennis. […] Quando qualcuno non è come loro, si tende a dire perché non siamo simili a loro. Ma ognuno è diverso. Quando si ritireranno ci saranno nuovi fan che non li avranno visti dal vivo, e si fisseranno su personalità diverse“.
Sulla finale: “Sarebbe stato speciale giocare contro Djokovic in finale. Lo è sempre. Però questa è la Davis. Ha vinto la sua partita, ma non è in finale. Borna Gojo ha fatto un lavoro pazzesco per quel che ho potuto vedere. Quando ha vinto la sua partita, si sapeva che anche se Novak avrebbe conquistato il suo punto non sarebbe stato facile con il miglior doppio del mondo. La Croazia si è meritata la finale. Sono pronto per Cilic. Sarà uno spettacolo emozionante domani“.
Foto: LaPresse